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Camerun: danni e perdite dopo la rivolta dei braccianti Sosucam

di: Celine Camoin | 24 Febbraio 2025

È costata caro alla Sosucam, la compagnia camerunese di zucchero, la rivolta dei braccianti che, per quasi due settimane hanno scioperato e attaccare le piantagioni di zucchero di Mbandjock e Nkoteng. La violenza ha portato all’incendio dei campi, provocando danni considerevoli all’agroindustria: si parla di quasi 970 ettari di piantagioni distrutti, con una perdita stimata di 50.000 tonnellate di canna da zucchero.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Yaoundé, Jean-François Ntsama Etoundi, il direttore generale della Sosucam, ha aggiunto la perdita di 5-6000 tonnellate di zucchero di qualità, un prodotto destinato all’industria della birra.

Nonostante queste perdite, l’azienda rassicura sulla disponibilità delle sue scorte, che attualmente ammontano a 30.000 tonnellate. Secondo la direzione, il fabbisogno di mercato, in particolare per il periodo del Ramadan, è coperto e non vi è alcun rischio di carenza di zucchero nelle prossime settimane.

Questi eventi mettono in luce le tensioni sociali e le sfide che deve affrontare l’industria dello zucchero camerunese, un settore chiave dell’economia nazionale. Leader di mercato, Sosucam, creata nel 1965, è posseduta al 74% da capitale francese e al 26% dallo Stato del Camerun. L’azienda impiega 8.000 persone, tra dipendenti diretti e indiretti, riporta Invest in Cameroon.

© Riproduzione riservata

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