di: Valentina Milani | 30 Gennaio 2025
Nel 2024, il tasso d’inflazione nella città di Bamenda, capitale della regione del Nord-Ovest del Camerun, è stato del 3,5%. Secondo i dati diffusi dall’Istituto nazionale di statistica (Ins), questo valore è inferiore di 1,2 punti percentuali rispetto al tasso d’inflazione registrato a livello nazionale nello stesso periodo, pari al 4,7%.
Bamenda si posiziona così tra le tre città meno colpite dall’inflazione nel Paese, insieme a Garoua, capitale regionale del Nord (3%), e Ngaoundéré, capoluogo della regione dell’Adamaoua. Di contro, le città più colpite dalle pressioni inflazionistiche nel 2024 sono state Maroua (7%), Douala (5,1%), Buea (4,7%), Bafoussam (4,7%) ed Ebolowa (4,7%).
Tra queste ultime figura Buea, capitale della regione del Sud-Ovest, che, come Bamenda, subisce dal 2016 gli effetti della crisi socio-politica conosciuta come crisi anglofona.
Secondo l’Ins, le disparità regionali nei tassi d’inflazione si spiegano in parte con le differenze nei costi di trasporto, nella disponibilità dei prodotti e negli effetti specifici delle catene di approvvigionamento locali. Questi fattori hanno determinato variazioni significative tra le diverse aree del Camerun, contribuendo a mitigare o aggravare le pressioni inflazionistiche nelle varie città.
Come fa notare la stampa di settore, la situazione di Bamenda rappresenta un’eccezione in un contesto generale di difficoltà economiche e tensioni sociali.
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