di: Redazione | 31 Maggio 2018
Il Burkina Faso deve prepararsi a liberalizzare il settore energetico: lo ha affermato il ministro dell’Energia, Bachir Ismaël Ouédraogo, sulla sua pagina Facebook a fronte di una dipendenza dal 40 al 45% della produzione elettrica nazionale dall’approvvigionamento dalla Costa d’Avorio.
In effetti, secondo i dati messi a disposizione dal ministero dell’Energia di Ouagadougou, ben 120 MW dei quasi 300 MW dei consumi energetici del Burkina Faso provengono dal vicino ivoriano.
Sottolineando la necessità di attuare una partnership con il settore privato per consentire a produttori indipendenti di rivendere la loro energia alla compagnia nazionale di elettricità SONABEL, il ministro burkinabè ha ricordato che la legge sulla liberalizzazione del settore energetico era già stata adottata dalla Camera dei deputati.
L’interconnessione elettrica tra il Burkina Faso e la Costa d’Avorio è ufficialmente iniziata ad aprile del 2001. Anche se la parte ivoriana ha sempre mantenuto i suoi impegni in materia, gli ultimi mesi della crisi post-elettorale del 2011 in Costa d’Avorio avevano indotto importanti riduzioni nelle importazioni di energia verso Ouagadougou.
Attualmente, le principali città del Burkina Faso si confrontano già a gravi depotenziamenti elettrici, causati dalla canicola e dal calo di produzione registrato dalle centrali idroelettriche di Kompienga (regione dell’Est) e di Bagré (regione del Centro-Est).
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