di: Valentina Milani | 24 Gennaio 2025
La produzione di anacardi in Benin continua a crescere, con una raccolta stimata di 225.000 tonnellate per la campagna 2024/2025, che si svolgerà dal 30 gennaio al 31 maggio. L’annuncio è stato fatto durante il Consiglio dei ministri dell’altroieri.
Questa previsione rappresenta un aumento dell’11,9% rispetto alle 201.000 tonnellate prodotte nella campagna precedente e conferma il trend positivo del settore negli ultimi cinque anni. Secondo i dati della Direzione delle statistiche agricole (Dsa), la produzione di anacardi in Benin ha registrato un tasso di crescita medio annuo dell’11,46% dal 2019, quando la raccolta ammontava a 130.226 tonnellate.
Il prezzo del kilogrammo di anacardi è stato fissato a 375 franchi Cfa (circa 0,59 dollari) per il 2025 dall’interprofessione beninese. Questo valore è inferiore rispetto al prezzo di 425 franchi Cfa (circa 0,66 dollari) stabilito dalla Costa d’Avorio, leader mondiale nella produzione di anacardi, che punta a rilanciare il settore.
A differenza della Costa d’Avorio, il Benin ha vietato, da aprile 2024, l’esportazione di anacardi grezzi per favorire la trasformazione locale e aumentare il valore aggiunto del prodotto. Questa politica mira a sostenere l’industria di trasformazione nazionale e a migliorare i benefici economici derivanti dalla filiera.
L’anacardo è il secondo prodotto agricolo di esportazione del Benin dopo il cotone e ha generato entrate stimate in oltre 67,9 miliardi di franchi Cfa (circa 110,6 milioni di dollari) nel 2023. Il settore continua a rappresentare una risorsa fondamentale per l’economia nazionale, contribuendo in modo significativo alle esportazioni agricole del Paese.
Grazie a questa crescita costante, il Benin si consolida come uno dei principali produttori di anacardi dell’Africa occidentale, accanto alla Costa d’Avorio, alla Nigeria e alla Guinea-Bissau.
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