di: Redazione | 31 Ottobre 2019
Un consorzio pubblico privato, che riunisce l’agenzia angolana per gli idrocarburi e alcuni dei principali produttori di petrolio del pianeta (incluso il gruppo ENI), è stato creato per esplorare, sviluppare e produrre Gas Naturale Liquefatto (GNL).
Lo riferiscono i media locali, precisando che la Agência Nacional de Petróleo, Gás e Biocombustíveis (ANPG) ha annunciato la collaborazione con cinque gruppi petroliferi per creare il consorzio che opererà in regime di compartecipazione ai costi.
Il progetto, che si stima costerà 2 miliardi di dollari, riunisce i gruppi ENI, BP, Total e Chevron, che sfrutteranno le risorse di gas naturale nei blocchi 1, 2, 3, 14 e 15. L’obiettivo è compensare il calo della fornitura di gas all’unità di trasformazione del consorzio GNL dell’Angola nella provincia di Zaire.
Nel consorzio, Chevron ha una quota del 31%, BP 11,8%, Total 11,8%, ENI 25,6% e Sonangol Pesquisa e Produção 18,8%.
La produzione di gas naturale liquefatto di GNL dell’Angola attualmente oscilla tra 800 milioni e 900 milioni di piedi cubi al giorno, e il consorzio ora costituito dovrebbe aggiungere circa 420 milioni di piedi cubi di gas al giorno dal 2022 .
Il presidente dell’ANPG, Paulino Jerónimo, ha dichiarato al momento della firma degli accordi che la costituzione del consorzio è stata fatta su invito e ha comportato una negoziazione diretta con le società, durata circa 10 mesi, da gennaio a ottobre.
© Riproduzione riservata
Per approfondire: