di: Redazione | 21 Febbraio 2019
Comincerà a marzo il censimento agricolo in Angola: lo ha annunciato il direttore dell’istituto nazionale di statistica Paulo Fonseca, precisando che l’operazione costa 24,9 milioni di dollari e che è finanziato da un credito della Banca Mondiale.
L’operazione mira ad acquisire e utilizzare i dati relativi all’attività agricola, di allevamento e di pesca, per migliorare la produttività. L’Angola auspica infatti di essere autosufficiente dal punto di vista alimentare entro cinque anni, e tornare ai livelli precedenti alla guerra.
La prima fase del censimento si svolgerà nelle province di of Moxico (Est) Uíge (Nord), Cuanza Sul (Centro), Benguela (Centro-Sud) e Cunene (Sud).
Gli operatori dovranno raccogliere dati socio-demografici, dati relativi ai campi, riserve, bestiame, esportazioni, commercio, accesso agli strumenti agricoli, irrigazione, accesso alla terra, coltivazioni, o ancora accesso ai servizi veterinari.
L’agricoltura è uno dei pilastri del piano di diversificazione dell’economia che il governo di Luanda sta cercando di attuare per uscire dalla dipendenza dal petrolio e delle sue fluttuazioni. L’agricoltura rappresenta oggi solo circa il 10% del Pil.
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