di: Andrea Spinelli Barrile | 4 Dicembre 2024
L’Africa ha bisogno di “un’azione collettiva” per trasformare le sue economie “in motori interconnessi di competitività globale”. Lo ha detto a Rabat il ministro per l’integrazione economica del Marocco, Younes Sekkouri, intervenendo all’African small and medium-sized enterprises (Sme) Forum 2024, che anticipa di un giorno e rientra nel programma dell’Africa Investment Forum 2024 della Banca africana di sviluppo (Afdb).
“Lo sviluppo dell’Africa è legato alla nostra capacità di collaborare oltre i confini e di allineare i nostri sforzi verso una visione condivisa” ha detto il ministro marocchino, menzionando la necessità per le aziende africane di cogliere le opportunità offerte dall’Area di libero scambio africana (Afcfta) e di costruire un quadro industriale “più integrato”, in grado di sfruttare le vaste risorse del continente.
Per Sekkouri, la ricerca di un’economia interconnessa da parte dell’Africa deve andare di pari passo con un impegno per l’inclusione economica, aspetto che “non è negoziabile”.
Durante il suo intervento, Sekkouri ha detto che le Pmi rappresentano il 60% dei posti di lavoro in Africa, una percentuale che in Marocco sale fino al 75%. Sekkouri ha sottolineato l’importanza di investire in infrastrutture, politica commerciale e capitale umano, la necessità di un’istruzione mirata e di una formazione professionale “per preparare la prossima generazione di lavoratori” africani a un panorama industriale in rapida evoluzione.
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