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Aif 2024: focus partenariati strategici e opportunità sviluppo

di: Michele Vollaro | 4 Dicembre 2024

L’importanza dei partenariati strategici, la preparazione di progetti bancabili e la necessità di affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e ai rischi valutari sono stati i temi al centro di una sessione di lavoro stamattina a margine dell’apertura dell’Africa investment forum 2024, che si tiene a Rabat, in Marocco. L’incontro, moderato dal caporedattore di Cnbc Africa Godfrey Mutizwa, ha visto la partecipazione tra gli altri dell’amministratrice delegata della Banca commerciale nazionale dello Zambia (Zncb) Mukwandi Chibesakunda, della direttrice regionale per l’Africa subsahariana dell’Agenzia statunitense per il commercio e lo sviluppo (Ustda) Heather Lanigan e dal direttore esecutivo per l’Africa subsahariana della banca d’investimento JPMorgan Chase Olivier Eweck, che hanno condiviso esperienze e opinioni sui progressi fatti e sulle lacune ancora da colmare.

Introducendo i lavori, infatti, Mutizwa ha sottolineato come nonostante gli annunci oggi tra il 70 e l’80% dei progetti di investimento annunciati in Africa non raggiungono la fase finale di implementazione a causa della loro scarsa bancabili.

Un aspetto confermato da Chibesakunda, che ha affermato: “Uno dei maggiori ostacoli è rendere i progetti scalabili e bancabili”. La ceo della Zncb ha inoltre sottolineato l’importanza di costruire competenze locali: “Non è sufficiente finanziare i progetti; bisogna assicurarsi che le comunità abbiano le capacità tecniche per utilizzare efficacemente i fondi e far crescere le proprie attività”.

Anche il contributo delle istituzioni finanziarie internazionali è stato un tema ricorrente nel corso dell’incontro di stamattina. Lanigan ha spiegato come l’approccio dell’Ustda in Africa preveda l’assunzione del rischio nelle fasi iniziali dei progetti per renderli appetibili agli investitori. Con 65 progetti in corso in 22 Paesi del continente, l’agenzia sta supportando settori strategici come l’energia, l’infrastruttura digitale e la sanità. Un esempio di successo citato dalla rappresentante dell’Ustda è stato presentato il progetto di telemedicina Openhouse, lanciato in Nigeria: grazie al sostegno finanziario e tecnico offerto dall’agenzia statunitense, il progetto sta espandendo i servizi di telemedicina in tutto il continente, dimostrando come partenariati ben strutturati possano avere un impatto trasformativo.

Eweck, da parte sua, ha ribadito l’impegno di JPMorgan nell’espandere le operazioni in Africa, aprendo nuove sedi in Costa d’Avorio e Kenya. Tuttavia, il direttore esecutivo per l’Africa subsahariana della banca d’investimento ha espresso la necessità di una maggiore preparazione progettuale: “Abbiamo i fondi e la volontà di investire, ma spesso i progetti non sono sufficientemente sviluppati per il nostro coinvolgimento”.

Nonostante i progressi, le sfide rimangono imponenti. “L’Africa ha bisogno di più piattaforme come l’Aif per coordinare investitori e progetti”, ha concluso Eweck, sottolineando come la collaborazione tra governi, istituzioni finanziarie e il settore privato sarà cruciale per colmare le lacune infrastrutturali e promuovere uno sviluppo sostenibile nel continente.

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