di: Andrea Spinelli Barrile | 24 Giugno 2024
La Banca africana dell’esportazione-importazione (Afreximbank) e il Centro africano per la prevenzione e il controllo delle malattie (Africa Cdc) hanno annunciato, in un comunicato stampa congiunto, la firma di un accordo di cooperazione che prevede la mobilitazione da parte delle istituto finanziario di 2 miliardi di dollari per sostenere la produzione di prodotti farmaceutici in Africa.
Secondo i termini dell’accordo, annunciato a margine del Forum globale per l’innovazione e la sovranità dei vaccini che si è tenuto a Parigi, questa struttura si concentrerà sulla mobilitazione dei finanziamenti per il meccanismo di pooling degli appalti africani (Appm) e la piattaforma per la produzione armonizzata di prodotti sanitari in Africa (Phahm). Inoltre, l’accordo integra l’African vaccine manufacturing accelerator (Avma), uno strumento finanziario della Vaccine alliance (ex Global alliance for vaccines and immunization, Gavi) che dovrebbe fornire fino a 2 miliardi di dollari in finanziamenti ai produttori africani di prodotti farmaceutici e sanitari nel corso dei prossimi 10 anni. L’Unione Africana (Ua) si è data l’obiettivo di arrivare a produrre internamente al continente africano il 60% del fabbisogno di vaccini dei Paesi africani entro il 2040. Attualmente la quota è inferiore all’1% e l’Ua si è data obiettivi intermedi del 10% entro 2025 e del 30% entro il 2030.
“Intendiamo sostenere questo obiettivo investendo capitale proprio attraverso la nostra filiale Feda” ovvero il Fondo per lo sviluppo dell’esportazione in Africa, ha detto nel comunicato stampa il presidente del consiglio di amministrazione di Afreximbank, Benedict Oramah.
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