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Africa: sfide del settore aereo, manca una visione regionale

di: Valentina Milani | 25 Settembre 2024

Non sono poche le sfide alle quali devono far fronte le compagnie aeree africane e i recenti annunci lo dimostrano. I voli di Air Sénégal verso New York sono stati sospesi, così come anche le rotte che collegano Dakar a Milano, Barcellona, Marsiglia e Lione. Al di fuori dell’Africa, rimarrà operativa solo il collegamento con Parigi.

Queste decisioni si spiegano con le difficoltà finanziarie della compagnia, che ha un buco stimato in 150 milioni di dollari. Ma Air Senegal non è l’unica compagnia aerea che sta riscontrando problemi nel continente.

Negli ultimi decenni, tutte le compagnie di bandiera senegalesi hanno incontrato difficoltà. Prima di Air Sénégal, il Paese ha avuto Air Sénégal International, poi Senegal Airlines, con problemi legati soprattutto alle dimensioni del mercato e alle dimensioni delle compagnie.

Ma ciò che vale per il Senegal vale anche per la maggior parte dei Paesi africani che hanno una compagnia di bandiera. “Tutte queste compagnie mancano di sinergie perché non hanno abbastanza aerei”,  ha spiegato a Radio France Internationale Didier Bréchemier, partner di Roland-Berger specializzato in questioni di aviazione africana.

Nel continente, la manutenzione e la logistica sono costose perché “non ci sono abbastanza aeromobili, non c’è un grande centro di manutenzione dove si possano creare sinergie con una grande compagnia aerea”, ha precisato l’esperto. “Il costo di tutti i subappalti è relativamente alto rispetto a quello che esiste in Europa, ad esempio”, ha aggiunto.

Secondo l’Associazione internazionale dei vettori aerei, quest’anno le compagnie africane registreranno un profitto netto medio di 90 centesimi di euro per passeggero, rispetto a una media di 6 dollari a livello mondiale.

Per rendere redditizio questo tipo di compagnie aeree, Didier Bréchemier ritiene che siano necessarie alleanze per “condividere le risorse di manutenzione, condividere le risorse di negoziazione degli aeromobili, ottimizzare gli equipaggi e la formazione degli stessi”.

In Europa, ad esempio, le compagnie aeree si stanno consolidando attorno a British Airways, Air France-KLM e Lufthansa. Ma l’Africa occidentale sembra ancora lontana. Ogni Paese vuole la propria compagnia aerea: una strategia politica, ma anche una questione di prestigio.

Mentre molte compagnie aeree nazionali si trovano in difficoltà, alcune sono riuscite ad emergere. La compagnia togolese Asky, ad esempio, ha lasciato il segno con le sue rotte regionali. Nella subregione, Air Côte d’Ivoire è riuscita a invertire la rotta e a raggiungere il pareggio di bilancio dal 2021. Per raggiungere questo obiettivo, la compagnia aerea si è concentrata su acquisizioni, formazione e partnership.

Ci sono anche i pesi massimi, naturalmente: Ethiopian Airlines e Royal Air Maroc, con servizi regionali e rotte a lungo raggio. Il loro segreto: si sono resi indispensabili diventando hub regionali.

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