di: Andrea Spinelli Barrile | 16 Ottobre 2024
La Banca mondiale ha reso noto di aver abbassato le previsioni di crescita economica per l’Africa sub-sahariana al 3% a causa delle ricadute economiche della guerra civile in Sudan. Secondo l’ultimo report Africa pulse, che la Banca pubblica due volte l’anno, la precedente previsione di crescita era del 3,4%
Le previsioni quindi indicano che il tasso di crescita sarà comunque superiore rispetto al 2,4% dello scorso anno, in particolare grazie all’aumento dei consumi privati e degli investimenti: i consumi privati, come riportato nel rapporto, rappresentano un aumento significativo del potere d’acquisto delle famiglie africane. Secondo la Banca mondiale questo dovrebbe accrescersi grazie ad una diminuzione dell’inflazione, che scenderà mediamente dal 7,1% al 4,8%. Si prevede che la crescita nell’economia più avanzata della regione, il Sudafrica, aumenterà all’1,1% quest’anno e all’1,6% nel 2025, in aumento rispetto allo 0,7% dell’anno scorso, e si prevede che la Nigeria crescerà del 3,3% quest’anno e fino al 3,6% nel 2025. Il Kenya, l’economia più ricca dell’Africa orientale, dovrebbe crescere del 5% quest’anno.
Secondo Andrew Dabalen, capo economista della Banca Mondiale per l’Africa sub-sahariana, i governi stanno lavorando duramente per colmare i divari e stabilizzarsi, ma gli oneri del debito stanno limitando gli investimenti sociali: “Finora la ripresa è molto lenta. La regione ha bisogno di volumi di investimenti molto maggiori per riprendersi più rapidamente”, ha sottolineato Dabalen in una nota stampa.
La Banca mondiale indica che la crescita economica pro capite nel continente sarà dello 0,5% e si stima che il 34% di tutte le entrate sarà speso per il servizio del debito pubblico, lasciando poco spazio per investimenti produttivi nelle economie locali. I progressi sono rallentati anche dai conflitti nel continente e dai cambiamenti climatici.
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