di: Enrico Casale | 31 Gennaio 2025
C’è una città in Europa che è un ponte con l’Africa: Bruxelles. Ne è convinto Guglielmo Pisana, rappresentante della Regione di Bruxelles in Italia presso l’ambasciata del Belgio, che ne ha parlato eri nel corso di Africa 2025, evento organizzato dalla rivista Africa e Affari a Milano. “Non tutti conoscono Bruxelles, la vera Bruxelles – ha detto -. Spesso si tende a confondere la regione di Bruxelles con le istituzioni europee. La verità è che Bruxelles è molto di più. Bruxelles è una capitale, la capitale del Belgio, formata da 19 Comuni e ognuno di essi ha le proprie specificità, la propria diversità. Il motivo del mio intervento oggi è molto semplice c’è tanta Africa a Bruxelles”. Porto de Namur, per esempio, è un quartiere dove la storia e l’innovazione si intrecciano nel commercio dei beni, ma anche dei servizi. “Qui . continua -, tante persone, tanti commerci sono gestiti da persone di origine africana o belgi quindi con origini africane e sono diventate delle eccellenze nel corso del tempo in diversi settori, dall’artigianato al comparto legale, al comparto delle fintech, al comparto ingegneristico”.
La regione di Bruxelles è presente un po’ in tutto il mondo, presso le ambasciate o i consolati. Buona parte delle rappresentanze si trova anche in Africa. “Cosa facciamo concretamente? – ha chiesto -. Aiutiamo le aziende di Bruxelles a internazionalizzarsi in nei vari mercati esteri, ma allo stesso tempo aiutiamo anche le aziende estere in questo caso le aziende africane che vogliono creare delle sinergie o vogliono stabilirsi nella regione di Bruxelles. In Italia, siamo a Milano nel cuore finanziario del quartiere di Porta Nuova e abbiamo uno spazio innovativo che è fortemente voluto dal governo di Bruxelles”. Si tratta di uno spazio di esposizione messo a disposizione delle aziende di Bruxelles ed è anche uno spazio di incontro, di condivisione. “La popolazione africana a Bruxelles l’ha veramente confermato – ha concluso -. I settori prioritari sono l’audiovisivo, life science e digital technology. Cosa facciamo nel concreto? Offriamo supporto personalizzato al network. Offriamo un ufficio per tre mesi nella nostra sede centrale in pieno centro a Bruxelles e, ovviamente, un welcome expat desk per tutte le aziende. In questo caso africane, che vogliono venire a conoscere meglio la realtà di Bruxelles. Detto ciò, sono 4000 le aziende che all’anno, e per lo più sono africane, che decidono di aprire una filiale, una sede anche di rappresentanza nella regione di Bruxelles Capitale. E questo non solo per le istituzioni europee”.
© Riproduzione riservata