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Africa: nuovo mercato? La "classe media" continua ad aumentare

di: Redazione | 25 Agosto 2014

AFRICA – Un nuovo rapporto conferma la tendenza alla crescita di una “classe media” africana – che forse sarebbe meglio definire una “classe di consumatori” –  registrata negli ultimi anni e che, si ritiene, sia destinata ad aumentare ulteriormente e rapidamente nei prossimi 20 anni.
A sostenerlo è un recente rapporto, intitolato “Comprendendo la classe media africana”, realizzato dalla Standard Bank sudafricana.
Secondo lo studio, l’Africa ha registrato una significativa crescita della sua classe media negli ultimi 14 anni, con almeno 15 milioni di famiglie a reddito medio in 11 delle maggiori economie dell’Africa sub-sahariana quest’anno, contro i 4,6 milioni del 2000 e i 2,4 milioni del 1990.
Dati che  indicano un incremento del 203% in 14 anni. Il rapporto ritiene che entro il 2030 le famiglie della nuova “classe di consumatori” africana arriveranno a oltre 40 milioni.
Lo studio ha preso in esame le 11 economie di Angola, Etiopia, Ghana, Kenya, Mozambico, Nigeria, Sud Sudan, Sudan, Tanzania, Uganda e Zambia.

Approfondisci su "Classe media: i nuovi mercati africani"
Approfondisci su “Classe media: i nuovi mercati africani”

La Nigeria, prima economia e più popoloso paese del continente, guida la classifica con oltre 7,6 milioni di famiglie che nei prossimi 16 anni entreranno a far parte della cosiddetta “classe media”. Lo stesso documento sostiene che la classe media nigeriana è cresciuta del 600% tra il 2000 e il 2014 e che, ad oggi, sono 4,1 milioni le famiglie con un buon reddito, ovvero l’11% del totale della popolazione nigeriana.
Tra gli altri paesi dai quali si aspetta una crescita significativa di famiglie della classe media entro il 2030 figurano il Ghana (1,6 milioni), l’Angola e il Sudan con 1 milione ciascuno.
Tuttavia si tratta ancora di una minoranza, dal momento che l’86% delle famiglie dei paesi presi in esame rimane all’interno della fascia definita a “basso reddito”, precisa lo studio, nel quale si sottolinea comunque una maturazione emergente di molti mercati continentali.
Il PIL delle 11 economie studiate è aumentato di dieci volte dal 2000, secondo il rapporto che ha utilizzato una metodologia ampiamente collaudata e utilizzata dalla banca per analizzare il mercato del Sudafrica basata sulla misurazione del tenore di vita (LSM).
Riprendendo i dati del documento realizzato nel 2011 dalla Banca Africana di Sviluppo, In the Middle of the Pyramid, considerato il primo studio a parlare di una classe media africana, il documento della Standard Bank sudafricana  evidenzia come buona parte dei 300 milioni di africani classificati nel lavoro della AfDB come “classe media” erano in realtà molto vulnerabili a perdere tale status, potendo facilmente scivolare nelle fasce a basso reddito.
Secondo il capo economista di Standard Bank Simon Freemantle, autore del rapporto, il nuovo documento pur rivedendo i numeri al ribasso deve essere “un motivo di ottimismo tra gli investitori perché suggerisce una maggiore possibilità di crescita futura, e il rapporto prevede un’accelerazione nelle capacità di accumulo delle famiglie della classe media in Africa”.

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