di: Redazione | 9 Dicembre 2014
“Ebola è una malattia, non un mostro. Ebola si può curare, contrastare, fermare e da ebola si può guarire purchè si intervenga con aiuti concreti. La psicosi che ha accompagnato le notizie di ebola in giro per il mondo non ci ha aiutati, anzi, a lungo ci ha lasciati da soli e senza mezzi adeguati a combattere una battaglia impari”: a dirlo è Peter Konteh, ministro del Turismo e della Cultura della Sierra Leone in un’intervista rilasciata ad Africa e Affari che lo ha raggiunto telefonicamente proprio mentre si trovava nella regione oggi epicentro dell’epidemia che da ormai un anno sta colpendo Guinea, Liberia e Sierra Leone.
L’intervista a Konteh è inserita nel numero speciale su ebola che il mensile dedicato all’informazione economica e politica sull’Africa, Africa e Affari, ha realizzato per il mese di dicembre.
Un numero speciale perché, stravolgendo la normale programmazione dedicata a temi economici, Africa e Affari ha deciso di condensare in una trentina di pagine dati, interviste, informazioni e infografiche utili ad avere un quadro reale e realistico della malattia di ebola, del suo impatto (anche economico sui paesi colpiti e non solo) e quindi a dissipare la psicosi.
Una psicosi, figlia spesso di scarsa informazione sia sulla malattia che sull’Africa, che ha prodotto il risultato di abbandonare tre paesi senza sistemi sanitari a combattere la più grave epidemia di ebola finora registrata, mentre il resto del mondo per mesi si preoccupava solo di sigillare i propri confini.
“Abbiamo assunto tutte le procedure di prevenzione del caso…ma in Europa e in Italia il rischio che ebola possa diffondersi è molto basso” ha detto, intervistata da Africa e Affari, il ministro della Salute italiano Beatrice Lorenzin.
Ma ebola sta avendo conseguenze anche al di fuori del settore sanitario, provocando contraccolpi economici all’intera regione dell’Africa Occidentale, ma anche al settore turistico dell’Africa Orientale o dell’Africa Australe. Due regioni più lontane dall’epicentro dell’epidemia di ebola delle principali capitali europee eppure – in un immaginario collettivo che vede l’Africa come un grande paese e non come un gigantesco continente – che stanno registrando un notevole calo di turisti e la cancellazione delle prenotazioni, come alcuni tour operator italiani hanno spiegato.
“Siamo convinti che un’informazione corretta e lucida possa dare un contributo a limitare la psicosi e a concentrare gli sforzi lì dove servono davvero” spiegano dalla direzione di Africa e Affari, sottolineando come proprio per questo è stato deciso che il numero di dicembre della rivista “Africa No ebola” sarà gratuito e liberamente scaricabile dal sito www.africaeaffari.it , nella speranza di contribuire a diffondere il più possibile un’informazione più corretta sulla malattia. Come omaggio agli sforzi delle quattro organizzazioni non governative (ong) impegnate a contrastare l’epidemia, altrettanti spazi pubblicitari sono stati ceduti gratuitamente alle varie organizzazioni.
Il numero “Africa NO ebola” e la campagna ad esso legata verranno presentati Giovedì 11 dicembre presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati dalle 11:30 alle 12:30.
Diretta streaming all‟indirizzo: http://webtv.camera.it/conferenze_stampa
Ingresso previo accreditamento (per gli uomini è obbligatoria la giacca) entro il 10 dicembre, inviando una email con nome, cognome, organizzazione/testata, qualifica a: info@internationalia.org
Per approfondire: