di: Céline Dominique Nadler | 25 Luglio 2024
L’accordo di libero scambio tripartito (Tfta) Mercato comune dell’Africa orientale e meridionale (Comesa)-Comunità dell’Africa orientale (Eac)-Comunità di sviluppo dell’Africa australe (Sadc) entrerà in vigore domani 25 luglio in seguito al raggiungimento della soglia richiesta della ratifica da parte di almeno 14 dei 29 Stati membri/partner, dopo il recente deposito degli strumenti ratifica da parte dell’Angola.
L’annuncio è stato fatto durante la 37a riunione della task force tripartita, tenutasi a margine della 6a riunione di coordinamento di metà anno dell’Unione Africana ad Accra, in Ghana. “Per supportare l’Afcfta, dobbiamo garantire che il Tripartito funzioni in modo efficace. Esorto le comunità economiche regionali tripartite a guidare il lavoro sotto i rispettivi pilastri per evitare la duplicazione degli sforzi”, ha affermato in quell’occasione Chileshe Kapwepwe, segretario generale del Comesa.
Ad oggi tra gli Stati membri/partner che hanno depositato i loro strumenti di ratifica, ci sono Angola, Botswana, Burundi, Egitto, Eswatini, Kenya, Lesotho, Malawi, Namibia, Ruanda, Sudafrica, Uganda, Zambia e Zimbabwe, che insieme hanno rappresentato il 75% del Pil tripartito nel 2022. Inoltre, Gibuti ha notificato a giugno alla segreteria del Comesa di aver ratificato l’accordo, mentre la Tanzania ha riferito di essere in procinto di ratificare l’accordo e il Sudan del Sud di aver iniziato il processo di firma e ratifica dell’accordo.
La decisione di istituire un’Area di libero scambio tripartita (Tfta) tra i blocchi Comesa, Eac e Sadc è stata presa nel 2008, con l’obiettivo di migliorare l’accesso al mercato e promuovere gli obiettivi di cooperazione, armonizzazione e coordinamento delle politiche tra le tre Comunità economiche regionali (Rec). I 29 Stati membri/partner tripartiti rappresentano il 53% dei membri dell’Unione Africana, oltre il 60% del Pil continentale (1,88 trilioni di dollari) e una popolazione complessiva di 800 milioni di persone.
Il quadro tripartito si basa su tre pilastri: l’integrazione del mercato, che implica la liberalizzazione degli scambi attraverso la creazione di un’area di libero scambio e accordi per la circolazione degli imprenditori; lo sviluppo delle infrastrutture, che si concentra sul miglioramento della connettività e sulla riduzione dei costi aziendali; e lo sviluppo industriale, che mira a creare un ambiente favorevole migliorando i quadri normativi e legali, aggiungendo valore, diversificando i settori, aumentando la produttività e la competitività e implementando programmi per il cambiamento strutturale.
Finora sono stati compiuti progressi con il meccanismo di segnalazione ed eliminazione online delle barriere non tariffarie (Ntb), attualmente in fase di attuazione da parte di 25 Stati membri/partner tripartiti.
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