di: Michele Vollaro | 31 Ottobre 2024
La candidata alla presidenza statunitense Kamala Harris ha assemblato un team di 25 esperti, composto da diplomatici, ex funzionari governativi, leader della diaspora africana ed esperti di finanza per lo sviluppo, con l’obiettivo di ridefinire il rapporto Usa-Africa in caso di vittoria alle elezioni della prossima settimana.
A segnarlo è il quotidiano online Semafor, da cui si apprende che la guida della squadra è affidata all’ex procuratore generale Eric Holder, figura di spicco nella campagna della Harris, mentre la coordinazione è a cura dell’ex assistente segretario di Stato per gli affari africani, Witney Schneidman, e di Gabrielle Posner, responsabile per l’Africa presso lo studio Stonebridge Albright.
La nuova strategia proposta punta a dare maggior rilievo alla politica africana, tradizionalmente non prioritaria nell’agenda estera degli Stati Uniti. Harris mira a incrementare la cooperazione con i Paesi africani in settori strategici come la tecnologia, l’accesso all’energia e lo sviluppo delle infrastrutture digitali. Tra gli obiettivi primari vi è il progetto di aumentare l’accesso a internet in Africa, portandolo all’80% della popolazione entro il 2030, in collaborazione con istituzioni internazionali e privati.
Un punto centrale della proposta riguarda la promozione di investimenti che vadano oltre l’assistenza tradizionale, sostenendo che il continente africano rappresenta un’opportunità economica e strategica, soprattutto in virtù della giovane popolazione, con un’età mediana di soli 19 anni. Judd Devermont, ex direttore dell’Africa al Consiglio di sicurezza nazionale Usa, ha sottolineato come una presidenza Harris possa rafforzare le politiche di Biden, favorendo ulteriori risorse e tempo per affrontare le sfide del continente e coglierne le opportunità di sviluppo economico e cooperazione.
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