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Africa: ecco perchè la crescita del continente beneficerà l’Italia

di: Redazione | 19 Giugno 2015

AFRICA – Il raddoppio della popolazione africana entro il 2050, le dinamiche migratorie, le opzioni politiche e di gestione della crescita economica e, infine, i rapporti tra l’Italia e l’Africa nella consapevolezza che dal destino di quest’ultima dipenda parecchio del futuro della Penisola. Di questo si è parlato ieri alla Sala Isma del Senato della Repubblica a Roma in occasione della presentazione in Italia dell’African Economic Outlook 2015 dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
Organizzata dal Centro relazioni con l’Africa (Cra), l’iniziativa è servita a fare un punto, con uno sguardo molto italiano e allo stesso tempo africano, su dinamiche in corso che riguardano da vicino la Penisola e che vanno ben oltre i flussi migratori in atto. Di fatto, ha detto il presidente del Cra Paolo Sannella, aprendo i lavori, l’Africa sta generalmente crescendo nonostante la fase di recessione o stagnazione globale.
Presentando uno speciale addendo al rapporto dedicato in particolare alle relazioni tra Italia e Africa, Mario Pezzini, direttore del Centro di sviluppo dell’Ocse, ha ricordato come a fronte di una crescita demografica imponente e di economie in forte sviluppo, ci si trova in una fase in cui è necessario più che mai determinare i percorsi da seguire. Servono, secondo il rappresentante Ocse, scelte strategiche che partano dalle esperienze maturate e contribuiscano a far sviluppare l’Africa in un contesto di sostenibilità e di inclusione. “Probabilmente – ha aggiunto – ciò che serve è un pacchetto di soluzioni che di volta in volta dovrà essere adeguato al paese preso in esame”.
All’iniziativa erano presenti tra gli altri il decano degli ambasciatori africani a Roma, il congolese Kamara Dekamo Mamadou, Erasmo Palazzotto, presidente del Comitato permanente sull’Africa e le questioni globali della Commissione esteri e comunitari della Camera dei Deputati, Lia Quartapelle Procopio, segretario della III Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati e Luigi Marras, direttore generale per la Mondializzazione e le Questioni globali al Ministero degli Affari esteri. Proprio Marras ha ricordato il nuovo impulso diplomatico dato rispetto all’Africa negli ultimi due anni con il varo di una serie di iniziative confluite nell’Iniziativa Italia-Africa e l’obiettivo di organizzare una conferenza ministeriale Italia-Africa con cadenza biennale.
I lavori sono stati conclusi da Haladou Salha, in rappresentanza dell’Unione Africana, e da Fabrizio Barca, dirigente generale del ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per approfondire:

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