di: Redazione | 29 Giugno 2015
AFRICA – Secondo il World Travel & Tourism Council la previsione di crescita del settore alberghiero in Africa Sub-Sahariana sarà superiore al 5% all’anno per i prossimi 10 anni, un dato molto più forte rispetto alla maggior parte dei paesi occidentali e troppo allettante per le grandi catene alberghiere per essere ignorato.
Parte da questa constatazione l’indagine di quest’anno della Hotel Chain Development Pipeline Survey realizzata dalla società di consulenza W Hospitality Group basata a Lagos che analizza l’intero spettro degli alberghi messi in cantiere dai vari gruppi.
A guidare la classifica risulta il gruppo Hilton con 7250 stanze in cantiere, disseminate su 29 nuove proprietà. Dati che fanno segnare un +18% sull’anno precedente.
A ruota segue il gruppo Carlson Rezidor con 6953 nuove stanze in via di realizzazione per 32 nuovi alberghi.
Al terzo posto il gruppo Marriot con 6412 stanze sparse in 36 nuove proprietà (+22% rispetto al 2014).
Se, invece del numero di stanze, si decide di prendere in considerazione il numero di strutture alberghiere in cantiere in testa balza il gruppo Marriot con 36 strutture, seguito da Carlson Rezidor (32) e da Hilton (29).
Il gruppo Best Western ha 12 nuovi alberghi in realizzazione, ma con una media di 93 stanze a struttura esce dalla top ten per numero di camere.
Tra gli altri gruppi segnalati spiccano Kempinski e Fairmont (focalizzati su grandi hotel di lusso), ma anche Mengalis, una nuova catena lanciata nel 2013.
Sempre più gruppi scelgono ormai la strategia di posizionarsi sul mercato africano con un’offerta multipla di marchi (brand); a guidare questa ulteriore classifica è il gruppo Marriot che in Africa sub-Sahariana conta oggi oltre 10 diversi marchi.
Il futuro del settore, spiegano gli esperti, è la realizzazione di un numero sempre crescente di strutture alberghiere di medio livello che offrano una buona qualità ad un prezzo concorrenziale.
Per approfondire: