di: Enrico Casale | 31 Gennaio 2025
L’Africa si conferma un partner commerciale strategico per l’Italia, grazie alla sua vivacità economica e al boom demografico. Ne ha parlato Marina Benedetti di Sace, organizzazione specializzata nel supporto all’internazionalizzazione delle imprese, durante l’evento Africa 2025 organizzato ieri dalla rivista Africa e Affari a Milano. “Il continente africano – ha detto – non è più solo un fornitore di materie prime, ma un mercato in trasformazione, dove tecnologia e innovazione giocano un ruolo chiave. Giovani africani stanno guidando un cambiamento epocale, affrontando sfide come i cambiamenti climatici e la desertificazione con soluzioni avanzate in agricoltura, energia e manifattura. L’agribusiness, le rinnovabili e l’intelligenza artificiale sono settori in crescita, che richiedono un approccio innovativo e sinergie internazionali”.
Sace, dal 2015, supporta le imprese italiane in Africa attraverso strumenti come l’export credit e, dal 2023, con la push strategy. Quest’ultima permette di creare relazioni dirette con buyer esteri di alto livello, come grandi player o ministeri, garantendo finanziamenti e favorendo l’inserimento di piccole e medie imprese italiane nei progetti infrastrutturali, agrifood ed energetici. Nel 2023, Sace ha raggiunto un’esposizione di 14 miliardi, con un effetto leva di 50 miliardi per le imprese, grazie anche a eventi di business matching che avvicinano aziende italiane e controparti africane.
“Il Piano Mattei, che identifica Paesi “gate” per l’export italiano – ha concluso – include Egitto e Marocco, due economie africane in forte crescita. Con uffici recentemente aperti in Marocco, Sace sottolinea l’importanza strategica del continente, promuovendo collaborazioni win-win che uniscono sviluppo locale e opportunità per le imprese italiane. L’obiettivo è creare relazioni durature, formare competenze in loco e favorire una crescita condivisa, in linea con le esigenze di un’Africa sempre più protagonista nello scenario globale”.
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