di: Celine Camoin | 11 Dicembre 2024
Ogni anno l’Africa perde circa 37 miliardi di dollari a causa dell’inattività dei suoi giovani, con le donne che rappresentano una quota sproporzionata di questa perdita. Lo ha deplorato il presidente della Commissione dell’Unione Africana (Auc), Moussa Faki Mahamat, durante l’ottava settimana del Programma per lo sviluppo delle infrastrutture in Africa (Pida), tenutasi ad Addis Abeba sul tema “Promuovere infrastrutture resilienti e inclusive per una crescita sostenibile in Africa”.
Una riduzione della disoccupazione femminile di appena l’1% potrebbe generare quasi 20 miliardi di dollari di reddito annuo, ha osservato Moussa Faki Mahamat.
Il presidente della Commissione dell’Ua ha inoltre sottolineato che il 61,1% dei lavoratori nell’Africa sub-sahariana vive con meno di 2 dollari al giorno, il che sottolinea l’urgenza di creare opportunità di lavoro dignitose e inclusive. Infrastrutture resilienti e inclusive sono essenziali per colmare queste lacune e combattere la povertà, ha insistito.
Le piccole e medie imprese (Pmi), ha detto,svolgono un ruolo chiave nella diversificazione economica e nella resilienza dell’Africa. Guidando l’innovazione e sfruttando le tecnologie, le Pmi possono integrarsi nelle catene del valore regionali e globali. Ha chiesto di rafforzare i meccanismi di sostegno per le Pmi, in particolare nei settori delle infrastrutture e dell’energia. L’Area di libero scambio continentale africana è un pilastro fondamentale per promuovere l’integrazione regionale e la crescita inclusiva, ha osservato, sottolineando che il Pida rimane il programma di punta dell’Africa per lo sviluppo di infrastrutture transfrontaliere che promuovono l’integrazione e la sostenibilità.
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