di: Redazione | 30 Maggio 2018
Il governo di Tripoli ha vinto due cause internazionali intentate da una società portoghese e da una libanese che chiedevano un risarcimento complessivo pari a 88 milioni di euro per i danni subiti in seguito al conflitto cominciato in Libia nel 2011.
A renderlo noto è stato il ministero di Giustizia libico, in una dichiarazione inviata alla stampa in cui si spiega che le cause erano state presentate alla Camera di commercio internazionale di Parigi dalla società portoghese Way2B e da una non meglio specificata società libanese.
In particolare, la portoghese Way2B aveva fatto causa contro il Dipartimento libico per lo sviluppo dei centri amministrativi, chiedendo un risarcimento finanziario di 60 milioni di euro per la violazione di un contratto relativo alla costruzione di due complessi universitari.
La società libanese aveva invece intentato causa per 28 milioni di euro, sostenendo di aver fornito nel 2011 un ospedale da campo libico senza però avere documenti di prova.
A rappresentare il governo di Tripoli è stato il dipartimento legale del ministero della Giustizia, istituito con la legge n. 87 del 1971, con il mandato appunto di rappresentare il governo e gestire le cause intentate contro il paese all’interno e all’estero.
Secondo l’Ufficio di controllo del governo libico, dal 2011 le compagnie internazionali hanno presentato 142 denunce contro la Libia chiedendo risarcimenti per un valore complessivo pari a 9 miliardi di euro.
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