di: Redazione | 25 Giugno 2014
AFRICA – Dal Congo Brazzaville al Sudafrica prosegue l’interesse del gruppo Eni per il settore degli idrocarburi africano.
Ieri a Brazzaville Claudio Descalzi, Amministratore delegato del gruppo, ha annunciato la decisione di investire 1,5 miliardi di dollari nella Repubblica del Congo per lo sfruttamento di notevoli giacimenti scoperti nel paese.
“Quest’anno, noi investiamo quasi un miliardo e mezzo di dollari. Si tratta di un investimento significativo per il paese. Un’altra cosa importante per il Congo, sarà lo sviluppo di gas per soddisfare le esigenze energetiche del settore minerario” ha detto Descalzi, le cui parole sono state riportate da media locali e internazionali, al termine di un incontro con il capo del presidente congolese Denis Sassou Nguesso.
“Abbiamo scoperto un sacco di riserve e Nene è l’ultima scoperta. Inoltre, è stato accertata la presenza di gas a Tchiendjili e trovato altro petrolio a Boundi “ha aggiunto l’AD di Eni.
“Quando ci sono risultati importanti, è chiaro che è importante investire. Il Congo è importante per noi, è, insieme al Mozambico, uno dei paesi in cui stiamo investendo un po’ di più” ha concluso Descalzi.
Eni ha realizzato importanti scoperte di idrocarburi nel Blocco Marine XII, 17 km al largo della costa congolese.
Campo Nene Marine contiene oltre 2 miliardi di barili e 30 miliardi di m3 di gas. L’inizio della produzione è prevista per la fine dell’anno 2014.
Presente in Congo dal 1968, Eni Congo produce circa 105.000 barili di greggio al giorno. E ‘il secondo operatore di petrolio in Congo, dopo il gruppo francese Total.
È di un paio di settimane fa, invece, la notizia di un accord tra ENI e la compagnia statale petrolifera del Sudafrica Sasol per l’acquisto del 40% dei permessi di esplorazione e sviluppo su alcuni blocchi off-shore del Sudafrica.
Il permesso – si precisa in una nota diffusa dall’azienda italiana – garantisce il diritto di esplorare una vasta area off-shore finora non mappata di 82.000 chilometri quadrati lungo la costa orientale sudafricana, Durban e Zululand.
L’intesa, che è soggetta all’approvazione governativa, rinforza la posizione di ENI lungo la costa orientale del continente, dove l’azienda è presente con con attività di esplorazione in Mozambico e Kenya.