di: Redazione | 19 Maggio 2017
Sono stati siglati a Rabat, alla presenza del Re Mohammed VI, gli accordi per l’avvio del progetto del gasdotto Nigeria-Marocco.
A renderlo noto è l’ufficio di Casablanca dell’Agenzia ICE, specificando che il progetto di gasdotto dovrebbe svilupparsi su 4000 chilometri e attraversare 15 Paesi dell’Africa occidentale, per poi proseguire verso l’Europa, attraverso lo stretto di Gibilterra.
Secondo quel che ha dichiarato il ministro marocchino degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Nasser Bourita, il gasdotto rappresenta un importante progetto di sviluppo e cooperazione energetica sud-sud e avrà un impatto positivo su oltre 300 milioni di persone, consentendo di accelerare gli sforzi di elettrificazione nella parte occidentale del continente.
L’avvio di tale collaborazione era stato discusso nel corso di una visita ufficiale in Nigeria del Re Mohammed VI nel dicembre scorso, durante la quale era stato firmato, per la parte marocchina, dall’Ufficio Nazionale degli Idrocarburi e delle Miniere (ONHYM) e, per la Nigeria, dalla Compagnia petrolifera statale (NNPC) un accordo per l’inizio degli studi di fattibilità del gasdotto.
In base a quel che riporta l’Agenzia ICE, il progetto del gasdotto consentirebbe a tutti i Paesi attraversati, facenti parte della Comunità Economica dell’Africa Occidentale (ECOWAS) di approvvigionarsi di energia conveniente e ad impatto ambientale contenuto (in quanto produce gas effetto serra in misura minore, rispetto a carbone e petrolio).
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