di: Redazione | 16 Maggio 2017
Circa il 60% dei bacini idrici presenti in Ghana sono inquinati, alcuni addirittura in situazini critiche: è la conclusione di uno studio realizzato dalla Commissione per le risorse idriche (WRC) del governo di Accra.
A rendere pubbliche le conclusioni dello studio è stato il segretario esecutivo del WRC, Ben Ampomah, specificando che la maggior parte dei bacini inquinati si trovano soprattutto nelle regioni sud-occidentali del Paese, dove molto diffuse sono le attività d’estrazione minerarie artigianali (galamsey) .
Al di là dell’attività estrattiva illegale, Ampomah ha elencato anche i rifiuti industriali, domestici e agricoli tra le cause principali dell’inquinamento dell’acqua invitando le amministrazioni locali e tradizionali a contribuire alla soluzione del problema.
Secondo Ampomah, meno grave sarebbe invece la situazione d’inquinamento degli specchi d’acqua nella regione del Volta, pur se è necessario proteggere in modo più adeguato le zone umide e le “zone cuscinetto” tra un ecosistema e l’altro in modo da salvaguardare l’ambiente, impedire la loro inondazione durante le stagioni della pioggia ed evitare così la diffusione di inquinanti.
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