di: Redazione | 26 Aprile 2017
Trainati dal settore energetico, gli investimenti diretti esteri son cresciuti del 16,6% nel primo trimestre del 2017, rispetto allo stesso lasso di tempo del 2016. Lo ha reso noto l’agenzia tunisina per la promozione degli investimenti esteri (FIPA), evidenziando che l’andamento dovrebbe confermarsi nel 2017, anche alla luce della nuova legge sugli investimenti.
Secondo i numeri della FIPA, nel primi tre mesi dell’anno l’ammontare degli investimenti diretti esteri è stato di circa 148 milioni di euro, di cui 92 milioni nel settore energetico.
Il governo di Tunisi cerca di attirare gli investimenti in quel settore, sia per le energie fossili che per le energie rinnovabili.
Circa 54 milioni sono stati investiti nel settore industriale, una quota in netto aumento rispetto all’anno scorso, in crescita del 63,3%.
Anche i servizi hanno fatto registrare una ripresa, in particolare con l’investimento realizzato dal gruppo del Qatar E Majida, che ha acquisito il complesso alberghiero Dar Naouar a Gammarth, nei pressi di Tunisi.
La FIPA fa notare che non si sono realizzati investimenti diretti nel settore dell’agricoltura da circa due anni.
I principali investitori nei settori dell’energia, dell’industria e dei servizi sono la Francia, il regno Unito, l’Italia e la Germania.
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