di: Redazione | 5 Settembre 2016
E’ stato confermato dalla compagnia australiana FAR Ltd il carattere commerciale del campo petrolifero di SNE, nell’offshore del Senegal.
Secondo un comunicato dell’azienda, sono soddisfatti i criteri minimi richiesti per lo sfruttamento del bacino, ovvero circa 200 milioni di barili.
Secondo le previsioni della FAR, i primi barili dovrebbero uscire nel 2022, con una media di produzione di 140.000 barili al giorno.
Nei mesi scorsi, anche la Cairn Energy, l’operatore principale sul campo SNE, aveva annunciato test molto positivi.
Il Senegal attualmente non è un produttore di idrocarburi, ma proseguono le attività esplorative nonostante la caduta dei prezzi petroliferi.
Il campo di SNE è gestito dalla scozzese Cairn Energy (40%), dalla ConocoPhillips (USA. 35%), dalla FAR (15%) e dall’azienda nazionale petrolifera Petrosen (10%). [CC]
Secondo un comunicato dell’azienda, sono soddisfatti i criteri minimi richiesti per lo sfruttamento del bacino, ovvero circa 200 milioni di barili.
Secondo le previsioni della FAR, i primi barili dovrebbero uscire nel 2022, con una media di produzione di 140.000 barili al giorno.
Nei mesi scorsi, anche la Cairn Energy, l’operatore principale sul campo SNE, aveva annunciato test molto positivi.
Il Senegal attualmente non è un produttore di idrocarburi, ma proseguono le attività esplorative nonostante la caduta dei prezzi petroliferi.
Il campo di SNE è gestito dalla scozzese Cairn Energy (40%), dalla ConocoPhillips (USA. 35%), dalla FAR (15%) e dall’azienda nazionale petrolifera Petrosen (10%). [CC]
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