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Africa: Valvole industriali, anche l’Africa nel prossimo IVS di Bergamo

di: Redazione | 16 Giugno 2016

Le tecnologie delle valvole industriali e le soluzioni di ‘flow control’ vedono l’Italia protagonista assoluta nel mondo, ed anche per questo motivo l’industria italiana legata a questo particolare ambito ha bisogno di intensificare la propria azione in mercati a forte crescita nel breve, medio e lungo periodo: quindi Asia, Medio oriente ma anche Africa. E’ questo uno dei messaggi emersi con forza ieri a Milano in occasione della presentazione della seconda edizione della Industrial Valve Summit (IVS).
Giunta alla sua seconda edizione e promossa da Confindustria Bergamo e dall’Ente Fiera Promoberg, IVS si terrà il prossimo anno dal 24 al 27 maggio a Bergamo con l’obiettivo di raddoppiare i numeri della prima edizione e di confermarsi come il più importante evento internazionale dedicato alle valvole industriali.
Se della necessità di rafforzare la presenza italiana in nuovi mercati ha parlato Maurizio Brancaleoni, presidente del Comitato scientifico di IVS 2017 e presidente di Valve Campus, il direttore generale di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, Pier Luigi D’Agata, ha ottolineato il peso crescente che l’Africa avrà nell’immediato futuro.
“L’aumento del prezzo del petrolio nei prossimi anni – ha detto D’Agata – darà nuovo spazio per investimenti nel campo dell’oil & gas e nell’industria petrolchimica con il conseguente aumento di mercato per i produttori di valvole industriali, ma ciò riguarda solo sette Paesi dell’Africa. L’intero continente – ha aggiunto – è investito da megatrend che aumenteranno fortemente la domanda di valvole industriali anche in altri settori”.
Il direttore di Confindustria Assafrica & Mediterraneo ha in particolare sottolineato la necessità di raggiungere potenziali clienti, al di fuori del settore prioritario dell’oil & gas: dall’industria del cemento a quella manifatturiera, dall’agroindustria alla farmaceutica, dalla acquedottistica al trattamento delle acque urbane e industriali, dalla produzione di energia elettrica da fonti alternative alla raffinazione dei prodotti minerari.

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Per approfondire:

Il numero di maggio è dedicato al nuovo approccio dell’Italia all’Africa, intendendo per Africa la regione subsahariana, dal momento che con l’area settentrionale le relazioni sono state da sempre molto più strette. Il nuovo corso si sta sviluppando su quattro livelli tra di loro comunicanti: cultura, sicurezza, solidarietà, economia
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