di: Redazione | 1 Giugno 2016
“Blue Sea Land promuove il modello del Cluster dei Distretti Agroalimentari e la Blue Economy, strumenti necessari per prevenire lo spreco degli alimenti e per salvaguardare le risorse naturali a partire dall’acqua”: è questo il messaggio lanciato ieri a Roma dal Presidente del Distretto Produttivo della Pesca, Giovanni Tumbiolo, presentando ufficialmente, presso il Circolo del Ministero degli Affari Esteri, la quinta edizione (5-9 ottobre 2016) della manifestazione Blue Sea Land-Expo dei Distretti agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medio Oriente.
Tumbiolo ha sottolineato la necessità di un nuovo rapporto di cooperazione che l’Italia e in genere il Nord del mondo dovrebbero instaurare con l’area mediterranea e con l’Africa subsahariana e ha letto un messaggio del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
Alla serata romana erano presenti gli Ambasciatori del Mediterraneo, Africa e Medioriente accreditati presso la Presidenza della Repubblica Italiana e le Agenzie delle Nazioni Unite. Nel corso della serata il Presidente del Circolo del MAE, l’Ambasciatore Alessandro Vattani e l’Assessore alla Agricoltura e Pesca della Regione Siciliana, On. Antonello Cracolici, hanno illustrato le novità dell’edizione 2016 di Blue Sea Land che vedrà numerosi partner, istituzioni ed enti, al fine di “amplificare” l’importante tema dell’edizione annuale della kermesse che si terrà a Mazara del Vallo: la prevenzione dello spreco alimentare.
“Attraverso la ricerca e l’innovazione – ha detto Cracolici – applicate alle risorse ambientali possiamo pervenire a nuovi modelli sostenibili di consumo volti a ridurre gli sprechi e, al contempo, a salvaguardare le risorse marine e terrestri per le quali necessita una responsabilità sia individuale che condivisa. E’ un processo circolare quello sviluppato nell’ambito della Blue Economy che vede in primis la rigenerazione delle risorse naturali”.
Paesi main partners della V edizione di Blue Sea Land sono il Regno del Marocco e la Repubblica della Guinea Equatoriale. Blue Sea Land è patrocinata dalla Regione Siciliana e dai Ministeri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Affari Esteri e Sviluppo Economico. La manifestazione lo scorso anno ha avuto oltre 60.000 visitatori e 42 delegazioni, istituzionali ed imprenditoriali, di diversi Paesi Esteri; oltre 1000 sono stati gli incontri b2b fra aziende partecipanti e buyers nazionali ed internazionali.
Protagonista indiscusso di Blue Sea Land è il modello della ‘Blue Economy’ che con i suoi principi di sostenibilità e responsabilità è diventato esempio di sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale. Blue Sea Land è un laboratorio che sintetizza tutti i campi di applicazione della Blue Economy attraverso incontri scientifici e sulle innovazioni tecnologiche, laboratori del gusto, eventi interreligiosi ed interculturali e spettacoli nella Casbah di Mazara del Vallo ove convivono da decenni autoctoni, immigrati maghrebini, slavi ed africani.
Tumbiolo ha sottolineato la necessità di un nuovo rapporto di cooperazione che l’Italia e in genere il Nord del mondo dovrebbero instaurare con l’area mediterranea e con l’Africa subsahariana e ha letto un messaggio del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
Alla serata romana erano presenti gli Ambasciatori del Mediterraneo, Africa e Medioriente accreditati presso la Presidenza della Repubblica Italiana e le Agenzie delle Nazioni Unite. Nel corso della serata il Presidente del Circolo del MAE, l’Ambasciatore Alessandro Vattani e l’Assessore alla Agricoltura e Pesca della Regione Siciliana, On. Antonello Cracolici, hanno illustrato le novità dell’edizione 2016 di Blue Sea Land che vedrà numerosi partner, istituzioni ed enti, al fine di “amplificare” l’importante tema dell’edizione annuale della kermesse che si terrà a Mazara del Vallo: la prevenzione dello spreco alimentare.
“Attraverso la ricerca e l’innovazione – ha detto Cracolici – applicate alle risorse ambientali possiamo pervenire a nuovi modelli sostenibili di consumo volti a ridurre gli sprechi e, al contempo, a salvaguardare le risorse marine e terrestri per le quali necessita una responsabilità sia individuale che condivisa. E’ un processo circolare quello sviluppato nell’ambito della Blue Economy che vede in primis la rigenerazione delle risorse naturali”.
Paesi main partners della V edizione di Blue Sea Land sono il Regno del Marocco e la Repubblica della Guinea Equatoriale. Blue Sea Land è patrocinata dalla Regione Siciliana e dai Ministeri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Affari Esteri e Sviluppo Economico. La manifestazione lo scorso anno ha avuto oltre 60.000 visitatori e 42 delegazioni, istituzionali ed imprenditoriali, di diversi Paesi Esteri; oltre 1000 sono stati gli incontri b2b fra aziende partecipanti e buyers nazionali ed internazionali.
Protagonista indiscusso di Blue Sea Land è il modello della ‘Blue Economy’ che con i suoi principi di sostenibilità e responsabilità è diventato esempio di sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale. Blue Sea Land è un laboratorio che sintetizza tutti i campi di applicazione della Blue Economy attraverso incontri scientifici e sulle innovazioni tecnologiche, laboratori del gusto, eventi interreligiosi ed interculturali e spettacoli nella Casbah di Mazara del Vallo ove convivono da decenni autoctoni, immigrati maghrebini, slavi ed africani.
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