di: Redazione | 13 Maggio 2016
E’ aumentato del 47% in cinque anni il volume globale degli scambi commerciali tra Costa d’Avorio e l’Unione europea: il dato è stato diffuso dal primo ministro ivoriano Daniel Kablan in apertura del primo Forum economico Costa d’Avorio-Europa in corso ad Abidjan.
Francia, Paesi Bassi, Regno Unito e Lussemburgo sono tra i 10 primi investitori diretti nel paese africano.
Importanti gruppi e imprese europee hanno puntato sui settori dell’agricoltura, dell’agro-industria, del commercio internazionale, della grande distribuzione, dei trasporti, dell’industria, delle Tic e della finanza.
Il volume degli affari bilaterali è passato da 3156,7 miliardi di franchi cfa (4,8 miliardi di euro) nel 2010 a 4653,4 miliardi (oltre sette miliardi di euro) nel 2015.
“Dal 2012, dopo 10 anni di crisi politico-militare, la Costa d’Avorio è entrata in un’era di crescita economica- ha dichiarato Jean-François Vallette, ambasciatore dell’Ue ad Abidjan – Circa 150 aziende del continente europeo si sono impiantate sul territorio ivoriano, impiegando 100.000 persone (…) Dobbiamo unire le forze europee per accompagnare il paese nella sua strategia di sviluppo”.
Per Jean-Luc Ruelle, presidente della Camera di commercio europea in Costa d’Avorio, “con una crescita media tra l’8 e il 10%, il paese ha saputo ricollocarsi sullo scenario regionale, diventando la locomotiva dell’Unione economica e monetaria dell’Africa occidentale (Uemoa)”.
Il Forum di Abidjan, occasione di confronto per istituzioni e operatori economici delle due parti, è stato organizzato dalla locale rappresentanza dell’Unione europea, dalla Camera di commercio europea in partenariato con la Camera di commercio e dell’industria ivoriana.
Gli incontri nel settore economico sono la novità 2016 della Settimana dell’Europa in Costa d’Avorio, che ha preso il via il 9 maggio.[VV]
Francia, Paesi Bassi, Regno Unito e Lussemburgo sono tra i 10 primi investitori diretti nel paese africano.
Importanti gruppi e imprese europee hanno puntato sui settori dell’agricoltura, dell’agro-industria, del commercio internazionale, della grande distribuzione, dei trasporti, dell’industria, delle Tic e della finanza.
Il volume degli affari bilaterali è passato da 3156,7 miliardi di franchi cfa (4,8 miliardi di euro) nel 2010 a 4653,4 miliardi (oltre sette miliardi di euro) nel 2015.
“Dal 2012, dopo 10 anni di crisi politico-militare, la Costa d’Avorio è entrata in un’era di crescita economica- ha dichiarato Jean-François Vallette, ambasciatore dell’Ue ad Abidjan – Circa 150 aziende del continente europeo si sono impiantate sul territorio ivoriano, impiegando 100.000 persone (…) Dobbiamo unire le forze europee per accompagnare il paese nella sua strategia di sviluppo”.
Per Jean-Luc Ruelle, presidente della Camera di commercio europea in Costa d’Avorio, “con una crescita media tra l’8 e il 10%, il paese ha saputo ricollocarsi sullo scenario regionale, diventando la locomotiva dell’Unione economica e monetaria dell’Africa occidentale (Uemoa)”.
Il Forum di Abidjan, occasione di confronto per istituzioni e operatori economici delle due parti, è stato organizzato dalla locale rappresentanza dell’Unione europea, dalla Camera di commercio europea in partenariato con la Camera di commercio e dell’industria ivoriana.
Gli incontri nel settore economico sono la novità 2016 della Settimana dell’Europa in Costa d’Avorio, che ha preso il via il 9 maggio.[VV]
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