di: Celine Camoin | 3 Aprile 2025
È quadruplicato in quattro anni, tra il 2018 e il 2021, il numero di interruzioni di corrente in Camerun. Lo hanno rivelato in un rapporto i magistrati della Camera dei conti della Corte suprema, dopo aver esaminato il programma 422 “Accesso all’energia” del ministero dell’acqua e dell’energia, riferisce Invest in Camerun.
Il rapporto indica che, durante questo periodo, mentre le interruzioni di corrente si intensificavano, “la durata media dell’interruzione è aumentata da 98,5 minuti nel 2018 a 142,7 minuti nel 2020, prima di scendere a 43,7 minuti nel 2021”.
La Corte dei Conti ha evidenziato le scarse prestazioni di Eneo, concessionaria della rete di distribuzione dell’energia elettrica e proprietaria di alcune infrastrutture di produzione. “Gli indicatori di performance assegnati a Eneo, volti a ridurre la frequenza e la durata delle interruzioni di corrente, non mostrano miglioramenti sostanziali nel periodo in esame”, sottolinea il rapporto.
I magistrati hanno anche notato un aumento del volume di energia prodotta, ma non distribuita, passata da 71,3 Gwh nel 2019 a 103,5 Gwh nel 2020. “Ciò è spiegato da diversi fattori, principalmente l’obsolescenza della rete di trasmissione e distribuzione, i lavori pianificati sulla rete, nonché la limitazione di potenza della diga di Lagdo, che rifornisce la rete interconnessa settentrionale (Rin). Questa diga ha registrato un calo della sua idrologia, passando da 2 miliardi di m³ di acqua nel 2020 a 1,7 miliardi di m³ nel 2021”, analizza il rapporto.
L’ente aggiunge che “i controlli in loco hanno evidenziato una qualità del servizio insufficiente, legata alle variazioni di tensione, ai trasformatori di media/bassa tensione fuori servizio e alla scarsa manutenzione delle reti di distribuzione, i cui pali in legno, spesso obsoleti, hanno una vita utile breve”, si legge nel rapporto.
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