di: Valentina Milani | 14 Marzo 2025
La crescita del prodotto interno lordo (Pil) dell’Africa è prevista in ripresa, con un aumento stimato al 3,8% nel 2025 e al 4,1% nel 2026. È quanto emerge da un rapporto della Commissione economica per l’Africa delle Nazioni Unite (Uneca), presentato ad Addis Abeba in occasione della 57a sessione della Conferenza dei ministri africani delle Finanze, della Pianificazione e dello Sviluppo economico.
Secondo Zuzana Schwidrowski, direttrice della divisione macroeconomia, finanza e governance dell’Uneca, le economie africane dimostrano resilienza, ma la crescita rimane inferiore ai livelli necessari per sostenere lo sviluppo sociale nel continente. Tra i principali fattori di rischio figurano le incertezze dell’economia globale, la frammentazione dei mercati, il calo degli aiuti internazionali e le tensioni geopolitiche.
Il contributo del commercio alla crescita dell’Africa risulta inferiore rispetto al passato, sebbene il commercio intra-africano stia diventando sempre più dinamico e diversificato in alcune sub-regioni. Il rapporto evidenzia inoltre che, nonostante la pressione inflazionistica sia in calo, l’Africa resta la seconda regione a più rapida crescita a livello globale.
Sebbene la povertà estrema nel continente sia diminuita in linea con il trend globale, il fenomeno rimane elevato in quasi tutte le sub-regioni africane, con l’eccezione del Nord Africa. Un altro fattore di rischio sottolineato dal rapporto è il cambiamento climatico, che continua a minacciare i progressi dello sviluppo africano. L’aumento delle temperature rischia di ridurre i rendimenti agricoli, aggravando l’insicurezza alimentare in alcune aree del continente.
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