di: Céline Dominique Nadler | 26 Gennaio 2025
Secondo l’ultimo Barometro del Turismo dell’Organizzazione mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (Un Tourism), nel 2024 il turismo globale si è ripreso rispetto ai livelli pre-pandemia, con circa 1,4 miliardi di turisti che hanno viaggiato a livello internazionale, per un aumento dell’11% rispetto al 2023, ovvero 140 milioni di arrivi turistici internazionali in più. Il documento rileva che a livello regionale, l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa hanno tutti superato i numeri precedenti alla pandemia nel 2024, mentre le Americhe se ne sono avvicinate (-3%) e l’Asia e il Pacifico sono rimasti del 13% al di sotto dei livelli del 2019 a causa della più lenta eliminazione delle restrizioni.
“Nel 2024, il turismo globale ha completato la sua ripresa dalla pandemia e, in molti luoghi, gli arrivi turistici e in particolare i guadagni sono già più alti rispetto al 2019″ ha affermato il Segretario generale del Turismo delle Nazioni Unite Zurab Pololikashvili. “Si prevede” ha aggiunto “che la crescita continuerà per tutto il 2025, guidata da una forte domanda che contribuisce allo sviluppo socioeconomico delle destinazioni sia mature che emergenti. Ciò richiama la nostra immensa responsabilità come settore nell’accelerare la trasformazione, ponendo le persone e il pianeta al centro dello sviluppo del turismo”.
Nello specifico, la regione dell’Africa (74 milioni) ha accolto il 7% in più di arrivi rispetto al 2019 e il 12% in più rispetto al 2023, con l’Etiopia (+40%), il Marocco (+35%) e l’Egitto (+23%) che hanno registrato una crescita a due cifre ma anche la Tunisia (+9%) e il Kenya (+9%) che hanno superato i numeri del 2019. Per quanto riguarda le sottoregioni, il Nord Africa ha registrato la performance più forte nel 2024 – insieme all’America Centrale (+17%) – con il 22% di arrivi internazionali in più rispetto a prima della pandemia.
A livello globale, le destinazioni più performanti con dati relativi a tutti i dodici mesi del 2024 sono state El Salvador (+81%), Arabia Saudita (+69%), immediatamente seguiti nel continente africano da Etiopia (+40%) e Marocco (+35%).
Il rapporto afferma che nel 2024, l’Africa Subsahariana ha recuperato il 96% dei livelli pre-pandemici. Tra i fattori che hanno contribuito agli aumenti dei viaggi internazionali, l’aumento della connettività aerea e la maggiore facilità di rilascio dei visti.
Secondo il rapporto di Un Tourism, l’Europa rimane la più grande regione di destinazione al mondo, con 747 milioni di arrivi internazionali nel 2024 (+1% rispetto al 2019 e 5% rispetto al 2023), sostenuti da una forte domanda intraregionale. Tutte le sottoregioni hanno superato i livelli pre-pandemici, ad eccezione dell’Europa centrale e orientale, dove molte destinazioni risentono ancora degli effetti persistenti dell’aggressione russa all’Ucraina.
Per l’agenzia delle Nazioni Unite, i venti contrari economici e geopolitici continuano a rappresentare rischi significativi per il turismo internazionale. Più della metà degli intervistati indica negli alti costi di trasporto e alloggio e in altri fattori economici, come la volatilità dei prezzi del petrolio, le principali sfide che il turismo internazionale dovrà affrontare nel 2025. In questo contesto, ci si aspetta che i turisti continuino a cercare il rapporto qualità-prezzo. Anche gli eventi meteorologici estremi e la carenza di personale costituiscono fattori di rischio identificati dal gruppo di esperti dell’Onu, che individua la ricerca di pratiche sostenibili e la scoperta di destinazioni meno conosciute tra due principali tendenze turistiche dell’anno prossimo.
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