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Africa: via libera da Afdb a innovativo progetto su gestione dei rifiuti chimici

di: Valentina Milani | 23 Gennaio 2025

Un progetto volto a combattere le sostanze chimiche pericolose, inclusi gli Inquinanti organici persistenti (Pop) e il mercurio, è stato approvato dalla Banca Africana di Sviluppo (AfDB)  in 11 Paesi dell’Africa. L’iniziativa, denominata AFLDC-2, si presenta come innovativa per la gestione sostenibile dei rifiuti e delle sostanze tossiche nel continente. Lo si apprende da una nota dell’Afdb.

Il progetto, finanziato dal Global Environment Facility (Gef) con un contributo a fondo perduto di 21,3 milioni di dollari e cofinanziato da altre iniziative della Banca Africana di Sviluppo, interesserà Angola, Etiopia, Gambia, Guinea, Liberia, Mauritania, Senegal, Sierra Leone, Togo, Uganda e Zambia. L’obiettivo principale è rafforzare le capacità nazionali e promuovere pratiche sostenibili per la gestione delle sostanze chimiche e dei rifiuti.

Molti Paesi africani affrontano sfide significative a causa della presenza di inquinanti organici  sotto forma di pesticidi, Policlorobifenili (Pcb) e rifiuti derivanti dalla combustione incontrollata. Il mercurio, ampiamente utilizzato in prodotti comuni come batterie e lampade, rappresenta ulteriori rischi per la salute umana e l’ambiente.

“Il progetto AFLDC-2 segna una tappa fondamentale negli sforzi dell’Africa per affrontare le sfide legate alle sostanze chimiche e ai rifiuti pericolosi”, ha dichiarato Gareth Phillips, responsabile per il clima e il finanziamento ambientale presso la Banca Africana di Sviluppo. “Siamo orgogliosi di stabilire questo precedente e di guidare un’iniziativa che renderà l’Africa più pulita, più sana e più resiliente”, ha aggiunto.

Attraverso approcci multilaterali, il progetto AFLDC-2 mira a eliminare le scorte di sostanze chimiche obsolete, ridurre le emissioni tossiche, promuovere l’economia circolare e pratiche sostenibili, e rafforzare la cooperazione regionale per la condivisione di esperienze e soluzioni. “Questo progetto non solo risponde agli obblighi internazionali previsti dalle Convenzioni di Stoccolma e Minamata, ma offre anche benefici significativi per la salute pubblica e l’ambiente, contribuendo a un futuro più sostenibile per le nazioni africane”, si legge nella nota.

Nel documento viene anche sottolineato che essendo il primo progetto della Banca Africana di Sviluppo finanziato esclusivamente nell’ambito dell’Area Focale su Sostanze Chimiche e Rifiuti del Gef, “AFLDC-2 apre la strada a ulteriori iniziative di gestione ambientale innovativa e sostenibile in Africa”.

© Riproduzione riservata

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