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Kenya: annunciate nuove accise e qualche sgravio

di: Andrea Spinelli Barrile | 27 Dicembre 2024

Prezzi più alti per molti generi di prima necessità a partire da subito dopo Natale: lo ha annunciato la Kenya revenue authority (Kra), che ha detto che a partire da oggi 27 dicembre verranno ritoccate al rialzo le aliquote e le accise su vari beni e servizi.

Lo riportano i media keniani citando un comunicato della Kra. Le nuove misure entrano in vigore il 27 dicembre 2024 e produttori, importatori e fornitori saranno tenuti a conformarsi al regime fiscale aggiornato presentando le dichiarazioni iniziali entro e non oltre il 20 gennaio 2025.

I cittadini keniani pagheranno, generalmente, prezzi più alti su molti prodotti: l’accisa sullo zucchero importato aumenterà da 5 a 7,50 scellini keniani al chilogrammo, le tasse sulle sigarette e sui prodotti contenenti nicotina aumenteranno (le sigarette con filtro e le sigarette non filtrate saranno soggette ad un’accisa di 4.100 scellini keniani ogni mille pezzi e in generale i prodotti contenenti nicotina o sostituti della nicotina, esclusi i farmaci approvati, riceveranno un’aliquota fiscale più elevata di 2.000 scellini per chilogrammo, rispetto agli attuali 1.594,50. Le bevande alcoliche come vini e vini liquorosi saranno ora tassate di 22,50 scellini per litro di alcol puro.

I trasformatori elettrici completamente assemblati all’estero e le loro parti saranno soggetti a un’aliquota di accisa del 25%. L’inchiostro da stampa importato, esclusi quelli che soddisfano le norme di origine della Comunità dell’Africa orientale, sarà soggetto a un’aliquota del 15%, mentre i lavandini in ceramica importati, i lavabi, i piedistalli per lavabi, le vasche da bagno, i bidet, i vasi per wc, le cassette di scarico, gli orinatoi e altri apparecchi sanitari di questo genere saranno soggetti a un’aliquota del 5% del valore doganale o di 50 scellini al chilogrammo. Il vetro float importato e il vetro levigato o lucidato in fogli saranno tassati al 35% del valore doganale o a 200 scellini al chilogrammo e lo stesso vale per le piastrelle e le lastre di ceramica importate per pavimentazione, caminetti o pareti e i cubi di mosaico in ceramica non smaltata. Il carbone sarà tassato al 2,5% del valore doganale, mentre il poliestere saturo importato, i polimeri di acetato di vinile e l’acrilico stirene in emulsione saranno tutti soggetti a un dazio del 20%.

I servizi, le tariffe applicate per la pubblicità online di bevande alcoliche, scommesse, giochi e concorsi a premi, saranno soggette a un’accisa del 15%.

La Kenya revenue authority ha però concesso anche sgravi fiscali: le detrazioni per l’imposta sull’edilizia abitativa, il Fondo di assicurazione sanitaria sociale (Shif) e i fondi di assistenza medica post-pensionamento non saranno più soggetti a doppia tassazione e anche gli interessi sui mutui per importi non superiori a 30.000 scellini al mese e i contributi pensionistici di tale entità vedranno un taglio. L’obiettivo di queste nuove detrazioni è “liberare reddito aggiuntivo” per i lavoratori.

© Riproduzione riservata

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