di: Céline Dominique Nadler | 19 Novembre 2024
Una raffineria cinese di proprietà privata ha acquistato un carico di petrolio dell’Africa occidentale in un accordo raro che ha suscitato l’interesse dei commercianti, dato che le piccole raffinerie indipendenti in Cina in genere preferiscono importare petrolio sanzionato dagli Stati Uniti dall’Iran e dalla Russia, poiché i prezzi per queste spedizioni tendono ad essere più bassi e le rotte di consegna più brevi. Lo riferisce Bloomberg, secondo cui Landbridge Petrochemicals, che ha recentemente ripreso le operazioni dopo una lunga interruzione, ha acquistato un carico di due milioni di barili per la consegna a gennaio.
L’accordo di acquisto arriva in un momento in cui il mercato petrolifero globale si prepara a conoscere i cambiamenti che la futura amministrazione statunitense apporterà nell’attuazione delle sanzioni contro il petrolio iraniano, con le banche che speculano sulla possibilità di attuare un approccio più rigoroso. Inoltre, la scarsità di petrolio iraniano sul mercato spot – dati i timori di un possibile attacco israeliano alle infrastrutture energetiche iraniane – ha spinto le piccole raffinerie indipendenti a guardare altrove, hanno detto i trader.
Per quanto riguarda il petrolio iraniano, il greggio leggero è stato fornito alle raffinerie cinesi con uno sconto di 2 dollari al barile, secondo i prezzi del greggio Brent all’Intercontinental Exchange, rispetto ai 3,50 dollari di un mese fa, secondo i trader. Per quanto riguarda il petrolio della Russia orientale, il greggio Espo caricato a gennaio è stato offerto a un premio di 1,80 dollari al barile.
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