di: Celine Camoin | 11 Novembre 2024
La sola Cina detiene il 64,8% del debito bilaterale del Camerun, valutato a circa 2.968 miliardi di Fcfa, pari a 4,5 miliardi di euro, con crediti pari a quasi tre miliardi di euro.
Secondo la nota economica resa pubblica il 31 ottobre 2024 dalla Cassa Autonomo di Ammortamento (Caa), tale importo equivale al 22,4% del debito estero totale del Paese. La Francia è l’altro principale creditore bilaterale, col 25,9% del debito bilaterale e l’8,9% del debito estero totale.
Il Camerun ha preso ingenti prestiti dalla Cina per finanziare vari progetti. Questa situazione ha acquisito slancio all’inizio degli anni 2010, con il lancio di importanti progetti detti di strutturazione. La Cina ha finanziato la costruzione di dighe idroelettriche, ponti, strade e persino del porto in acque profonde di Kribi, in particolare attraverso la Export and Import Bank of China (Eximbank China), la banca pubblica cinese specializzata nel commercio estero. La Cina sta inoltre rafforzando la propria posizione nel settore minerario in Camerun, dove è presente da diversi anni attraverso Sinosteel, il primo operatore minerario ad ottenere un permesso per lo sfruttamento del minerale di ferro nel Paese.
Durante la sua visita in Cina per il 4° Forum di cooperazione sino-africana (Focac) lo scorso settembre, il presidente Paul Biya ha espresso la necessità di intensificare gli investimenti cinesi nelle infrastrutture stradali del Camerun per perseguire la sua visione di emergenza del Paese entro il 2035.
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