di: Céline Dominique Nadler | 7 Novembre 2024
La Guinea-Bissau e la China Aluminium Corporation (Cac) hanno firmato un “accordo di partenariato strategico” per la prospezione e l’esplorazione mineraria nel territorio di Boé, nella parte occidentale del Paese africano. Lo ha detto a Lusa il ministro delle Risorse naturali, Malam Sambu.
Alla luce di questo accordo, siglato all’inizio di questa settimana a Bissau, il governo guineano ha ceduto alla Cac parte di un territorio nella città di Boé, al confine della Guinea, dove si ritiene si trovi un “importante giacimento” di bauxite, ha detto Sambu.
“Gli studi cominceranno a breve per determinare la quantità di bauxite esistente in quella miniera”, ha detto il ministro delle Risorse Naturali.
L’accordo firmato tra il governo guineano e la Cac fa seguito al memorandum d’intesa siglato durante la visita del presidente guineano, Umaro Sissoco Embaló, in Cina lo scorso luglio.
Studi geologici indicano che la Guinea-Bissau conserva nella storica città di Boé oltre 113 milioni di tonnellate di bauxite, la principale fonte naturale di alluminio.
Nel 2007, il governo guineano ha concesso una licenza di esplorazione per quel minerale alla Bauxite Angola, una società mista di diritto angolano, che ha successivamente interrotto i lavori di prospezione, iniziati nell’aprile 2012, in seguito a un colpo di Stato in Guinea-Bissau. Da allora, Bauxite Angola ha tentato più volte di ritornare, ma il progetto non è mai più andato avanti, fino a quando, nel dicembre 2022, il governo locale ha annunciato, in sede di Consiglio dei ministri, la risoluzione del contratto in base al quale aveva concesso una licenza di esplorazione a quest’ultima compagnia.
Nel frattempo, lunedì il presidente della Guinea-Bissau, Umaro Sissoco Embaló, ha ricevuto la consegna di 20 veicoli donati dalla Repubblica Popolare Cinese.
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