di: Enrico Casale | 30 Ottobre 2024
I rappresentanti di Rosatom, l’azienda statale russa per l’energia nucleare, hanno partecipato alla II Conferenza sulla scienza e tecnologia nucleare in Namibia, presentando il progetto di estrazione dell’uranio “Wings” tramite la controllata Headspring Investments, che fa parte del gruppo Uranium One. Il progetto, secondo quanto riporta il sito afrinz.ru, si avvale di tecnologie avanzate per lo sviluppo dei depositi di uranio del Paese.
Headspring ha dichiarato che il progetto si basa su tecniche innovative, come la lisciviazione in situ, che permettono di estrarre uranio in modo ecologico, minimizzando l’impatto ambientale. Kirill Egorov-Kirillov, amministratore delegato di Headspring Investments, ha sottolineato l’importanza di proteggere l’ambiente della Namibia, affermando che queste pratiche permetteranno di salvaguardare le risorse naturali per le future generazioni.
Durante la conferenza, il ministro delle Miniere e dell’Energia namibiano, Tom Alvendo, ha ricordato il peso del settore minerario per l’economia nazionale, che nel 2023 ha contribuito al 14,4% del Pil, in crescita rispetto all’11,9% dell’anno precedente, e ha generato appalti locali per oltre 21 miliardi di dollari. Inoltre, il direttore generale del centro regionale di Rosatom per l’Africa centrale e meridionale, Ryan Collier, ha discusso le potenzialità dell’energia nucleare come pilastro per l’indipendenza energetica in Africa, promuovendo soluzioni flessibili come centrali nucleari di alta e bassa potenza per servire aree remote e a bassa densità energetica.
Il governo namibiano considera l’uranio uno dei minerali strategici per il futuro, puntando sul suo sviluppo per sostenere l’economia e diversificare il mix energetico nazionale.
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