di: Michele Vollaro | 28 Ottobre 2024
Lo Zimbabwe sta affrontando gravi difficoltà economiche a seguito del crollo della valuta locale, lo Zimbabwe Gold (ZiG), introdotta sei mesi fa come moneta sostenuta dalle riserve auree.
A sottolinearlo è un approfondimento pubblicato da al-Jazeera in cui si evidenzia che lo ZiG, nato per ridurre la dipendenza dal dollaro statunitense, è stato svalutato del 43%, causando un forte divario tra il tasso ufficiale e quello sul mercato nero e alimentando la sfiducia della popolazione. Malgrado l’intervento del governo, lo ZiG continua a perdere valore, ora scambiato tra 40 e 50 ZiG per dollaro nei canali non ufficiali.
L’adozione della valuta è stata limitata dal persistente utilizzo del dollaro, ormai parte integrante della vita economica dello Zimbabwe, specialmente tra le attività locali. La svalutazione ha spinto i cittadini a fare scorte di dollari statunitensi, temendo una ripetizione della crisi del 2009.
Nonostante il governo abbia introdotto misure per stabilizzare lo ZiG, l’impatto della svalutazione resta però evidente: alcune istituzioni hanno iniziato a erogare salari e pagamenti esclusivamente in dollari per contenere il malcontento.
Secondo gli esperti, per consolidare la fiducia nella valuta, il governo dovrà potenziare l’utilizzo dello ZiG nelle transazioni e dimostrare stabilità a lungo termine. Tuttavia, l’economia continua a risentire di inflazione elevata e altre sfide macroeconomiche, lasciando incerto il futuro dello ZiG.
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