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Sudafrica: sempre più tesi i rapporti con Taiwan

di: Valentina Milani | 21 Ottobre 2024

Il governo sudafricano avrebbe ordinato a Taiwan di spostare il suo ufficio di rappresentanza fuori dalla capitale Pretoria entro la fine di ottobre. Pretoria avrebbe fatto questa richiesta a Taipei il 7 ottobre, durante il ricevimento del National Day di Taiwan. Lo riferiscono giornali locali come Taiwan News e TaipeiTimes citando una fonte “a conoscenza della questione” secondo la quale la richiesta sarebbe stata fatta via mail.

Il Sudafrica avrebbe anche minacciato di chiudere l’ufficio se Taiwan non si fosse adeguata.

Il governo sudafricano ha fatto pressioni su Taiwan affinché spostasse l’ufficio dall’anno scorso, citando la Risoluzione 2758 delle Nazioni Unite e il principio “una sola Cina”.

Nonostante Taiwan abbia opposto resistenza e cercato il sostegno delle nazioni del G7, il governo sudafricano “ha proceduto con l’ultimatum”, secondo Taiwan News.

Il ministro degli Esteri di Taiwan Lin Chia-lung ha chiesto al suo ministero di prendere in considerazione “risposte appropriate, compresa la richiesta di trasferire l’ufficio del Sudafrica a Taipei”.

Il ministero ha affermato che elaborerà tutte le possibili risposte basandosi sul principio di reciprocità nel caso in cui il Sudafrica “insistesse a sottomettersi alla Cina”. Il ministero ha inoltre contattato politici favorevoli a Taiwan in Sudafrica e in altri Paesi affinché si esprimessero a favore della nazione, secondo la medesima fonte.

Oltre a chiedere il trasferimento dell’Ufficio di Collegamento del Sudafrica fuori da Taipei, il ministero starebbe considerando di adottare misure più severe riguardo alle domande di visto da parte dei cittadini sudafricani e di sospendere temporaneamente le collaborazioni educative.

Il ministero darebbe invece priorità all’assunzione di insegnanti di lingua inglese provenienti dall’alleato diplomatico di lunga data di Taiwan, l’Eswatini, secondo le fonti citate dai media locali.

I rapporti tra Sudafrica e Taiwan sono stati caratterizzati da tensioni negli ultimi decenni, soprattutto in seguito al crescente legame tra Sudafrica e Cina.

Taiwan e il Sudafrica godevano di relazioni diplomatiche molto strette durante il periodo dell’apartheid. Negli anni ’70 e ’80, il Sudafrica era isolato dalla comunità internazionale a causa della sua politica di segregazione razziale, e Taiwan era uno dei pochi Paesi a mantenere legami diplomatici e commerciali con Pretoria. Durante quel periodo, Taiwan fornì anche sostegno economico e investimenti significativi al Sudafrica.

Con la fine dell’apartheid e la transizione democratica del Sudafrica negli anni ’90, la politica estera del Paese cambiò. Nel 1998, il Sudafrica decise di rompere le relazioni diplomatiche ufficiali con Taiwan e stabilire relazioni con la Repubblica Popolare Cinese, riflettendo una tendenza globale verso il riconoscimento della politica della “unica Cina”, che considera Taiwan una provincia cinese.

Questa decisione ha segnato un significativo deterioramento delle relazioni tra Sudafrica e Taiwan, con la chiusura delle ambasciate e il trasferimento dei rapporti ufficiali diplomatici verso Pechino. Tuttavia, nonostante la mancanza di riconoscimento diplomatico formale, Taiwan ha continuato a mantenere un ufficio di rappresentanza in Sudafrica, pur con uno status informale.

Negli ultimi anni, le relazioni tra Sudafrica e Taiwan sono state ulteriormente influenzate dall’aumento del peso economico e politico della Cina. Il Sudafrica, come membro del gruppo Brics e partner commerciale strategico di Pechino, ha rafforzato i legami con la Cina e adottato una posizione sempre più allineata con la politica della “unica Cina”.

Ad esempio, nel 2023 il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha ribadito che “Taiwan è una parte inseparabile della Cina” durante un incontro con la leadership cinese, dimostrando il supporto del Sudafrica alla politica cinese.

 

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