di: Giulia Filpi | 30 Settembre 2024
La responsabile ad interim della Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia, Stephanie Kouri, ha affermato di aver ricevuto promesse dalle autorità ufficiali della regione orientale per l’apertura dei giacimenti e dei porti petroliferi nel più breve tempo possibile, esortando tutte le parti a proteggere le risorse del Paese e a tenerle lontane dai conflitti politici. La dichiarazione è stata rilasciata la scorsa settimana a conclusione della cerimonia di firma dell’accordo per la risoluzione della crisi della Banca centrale di Libia (Bcl), alla presenza di membri della camera dei rappresentanti di Tobruk e dell’alto consiglio di stato, la camera legislativa di Tripoli. Koury ha inoltre sottolineato la necessità urgente di porre fine alla chiusura dei giacimenti e dei porti petroliferi, nonché all’interruzione della produzione e dell’esportazione.
La rappresentante Onu ha espresso gratitudine verso le parti libiche che hanno contribuito al successo dell’accordo sulla banca, osservando che l’intesa “si concentra sulle misure che garantiscono una buona governance e l’indipendenza della Banca Centrale”.
Koury ha confermato che l’accordo porterà a consultazioni tra la camera dei rappresentanti e l’alto consiglio di Stato per nominare il governatore e il suo vice entro una settimana dalla firma, nonché la nomina del consiglio di amministrazione entro due settimane dalla nomina del governatore. L’intesa prevede l’incarico da governatore per l’economista libico Naji Issa, con Marei Al-Barassi come suo vice.
Venerdì, l’agenzia Bloomberg ha riferito che i prezzi del petrolio si sono stabilizzati e “sono diminuiti bruscamente” quando le parti libiche hanno raggiunto un “compromesso” riguardo alla crisi della gestione della Banca centrale, che ha aperto la strada al ritorno della produzione, in precedenza bloccata dalle autorità orientali per fare pressione nell’ambito delle tensioni sulla Bcl.
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