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Sudafrica: ambientalisti contro nuove centrali nucleari

di: Valentina Milani | 30 Settembre 2024

Gli ambientalisti hanno messo in guardia contro la volontà del governo sudafricano di espandere l’uso dell’energia nucleare dopo lo spegnimento della prima unità della centrale di Koeberg. L’inatteso spegnimento, all’inizio di settembre, ha dato ragione agli attivisti ambientalisti che si battono contro l’aggiunta di nuove centrali nucleari al mix energetico del Sudafrica.

In una dichiarazione alla stampa, la portavoce dell’Alleanza per l’allarme Koeberg, Lydia Petersen, ha affermato che “quest’ultimo fallimento mostra cosa dobbiamo aspettarci dall’energia nucleare in Sudafrica, visti i ripetuti fallimenti che si verificano, così come le date di completamento costantemente spostate e i continui inganni del pubblico sui reali costi coinvolti”.

L’Alleanza, composta da organizzazioni e individui che si oppongono alla costruzione di nuovi reattori nucleari nell’impianto, spiega che nel corso della sua vita, la centrale di Koeberg non è stata in grado di fornire elettricità alla rete per circa il 28% del tempo. “Questo arresto inaspettato dell’impianto solleva importanti interrogativi sulla sostenibilità dell’utilizzo di infrastrutture nucleari ormai obsolete”, ha dichiarato Petersen.

Il ministro dell’Elettricità e dell’Energia, Kgosientsho Ramokgopa, ha recentemente dichiarato che il Sudafrica è impegnato a sviluppare la propria capacità energetica nucleare. “Il Sudafrica intende ancora produrre 2.500 megawatt di energia nucleare, come stabilito nel Piano di risorse integrate 2019”, ha confermato.

Da parte sua, Hartmut Winkler, del dipartimento di fisica dell’Università di Johannesburg, ha espresso preoccupazione per i costi associati alla costruzione di una centrale nucleare, affermando che sarebbe meglio per il Paese rivolgersi a fonti di energia rinnovabili come l’energia solare ed eolica.

“Non vedo alcun posto per l’energia nucleare nel futuro energetico del Sudafrica. Il nucleare non può più competere finanziariamente con il solare e l’eolico e, grazie al miglioramento delle tecnologie di stoccaggio, l’intermittenza delle fonti rinnovabili non è più il problema principale di una volta”, ha dichiarato.

I gruppi ambientalisti ritengono inoltre che, anziché promuovere le virtù del nucleare e adottare misure di sostegno premature, il governo dovrebbe autorizzare una valutazione scientifica e finanziaria adeguata e professionale degli scenari energetici futuri, come base per un Piano energetico integrato per il Paese.

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