di: Andrea Spinelli Barrile | 26 Settembre 2024
La Russia sta per garantirsi l’accesso a un porto nell’Atlantico grazie a un recente accordo militare siglato con Sao Tomé. Lo si apprende dai media russi, che nei giorni scorsi hanno dato la notizia dell’approvazione, da parte della Commissione legale della Duma di Stato (il Parlamento russo), dell’accordo quadro sulla cooperazione militare firmato ad aprile 2024 tra la Russia e la nazione insulare africana.
L’accordo quadro di cooperazione militare include la condivisione di intelligence e la collaborazione nella sfera militare tra i due Paesi ma anche la concessione alle navi militari russe di accesso ai porti di Sao Tomé e Príncipe per rifornimenti e riposo, uno sviluppo strategicamente molto prezioso dato il numero limitato di porti attualmente disponibili per le navi russe a livello globale.
Le relazioni di difesa della Russia con le nazioni africane si sono ampliate in modo significativo negli ultimi anni, riflettendo un mix di cooperazione per la sicurezza, interessi economici e strategia geopolitica: questi legami sono spesso cementati tramite accordi sulle armi, addestramento militare e fornitura di forze di sicurezza e grazie all’ampia gamma di servizi offerti da Mosca, dalla formazione del personale alla fornitura di equipaggiamento militare, oggi la Russia ha accordi di cooperazione militare con 43 paesi africani su 54. Nel suo approccio, Mosca non impone condizioni politiche alla cooperazione, rendendosi così partner attraente per tutti quei governi “alternativamente democratici” o “dittatoriali”, un approccio diametralmente opposto a quello delle potenze occidentali ma che, tuttavia, oggi sta avvantaggiando Mosca sulla scena internazionale.
La strategia della Russia in Africa mira anche a sfidare l’influenza occidentale stabilendo punti d’appoggio strategici, tra cui potenziali basi navali, ed espandendo la propria portata in regioni marittime considerate critiche.
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