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Botswana: anche l’australiana Cobre punta al rame

di: Valentina Milani | 26 Settembre 2024

La junior mineraria australiana Cobre ha annunciato di aver firmato una lettera di intenti con il gigante minerario Bhp per negoziare un accordo di joint venture esclusiva per i progetti di rame Kitlanya West e East, in Botswana.

L’accordo con Bhp finanzierà interamente i lavori di esplorazione dei progetti. Non sono stati forniti dettagli sulla durata del periodo di esclusiva o sull’ammontare dell’investimento da parte delle due società.

Se il loro lavoro avrà successo, Bhp e Cobre dovrebbero contribuire alla nascita di un’industria del rame in Botswana negli ultimi anni. Tra il 2021 e il 2023, nel Paese sono entrate in funzione le miniere di Khoemacau e Motheo, con una capacità produttiva annua combinata di oltre 100.000 tonnellate di concentrato di rame.

Lo sviluppo di questa industria fa parte degli sforzi per diversificare il settore minerario del Botswana, attualmente dominato dall’estrazione di diamanti. Le pietre preziose rappresentano il 30% del Pil e delle entrate fiscali, nonché l’80% delle esportazioni. Alcuni osservatori fanno notare che si tratta però di un’arma a doppio taglio per il Paese, poiché le fluttuazioni del mercato globale dei diamanti hanno un impatto diretto sull’economia nazionale.

“Il Botswana sta affrontando un grave rallentamento a causa della contrazione del mercato dei diamanti nel 2023 e 2024. Si prevede che la crescita scenda all’1,0% quest’anno, dal 2,7% del 2023 e dal 5,5% del 2022. Questa situazione riflette il calo della domanda globale di diamanti e il forte aumento delle scorte”, ha spiegato il Fondo monetario internazionale (Fmi) all’inizio di settembre, al termine di una missione nel Paese.

 

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