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Etiopia: sanità, delegazione israeliana forma medici etiopi

di: Enrico Casale | 19 Settembre 2024

Una delegazione medica israeliana sta fornendo formazione e orientamento al personale medico etiope nell’ambito della rianimazione neonatale. Lo riporta l’agenzia di stampa Ena. Composta da medici e personale sanitario provenienti da Israele tramite l’organizzazione Neonatologia per l’Africa (Nfa), la delegazione ha già svolto attività di formazione sulla cura dei neonati per gli operatori sanitari etiopi presso l’Alert Comprehensive Hospital di Addis Abeba. Si è appreso che questo corso di formazione di una settimana sulla rianimazione neonatale e sulla cura dei neonati aveva lo scopo di ridurre la mortalità infantile tra i neonati attraverso la formazione del personale medico etiope.

Intervenendo in occasione dell’evento, il vice ambasciatore di Israele in Etiopia, Tomer Bar-Lavi, ha affermato che l’attività della delegazione medica di Israele evidenzia la più stretta collaborazione tra i due Paesi nel settore sanitario, oltre ad altri ambiti di fiorente cooperazione bilaterale. Si tratta di una delle quattro delegazioni di Israele che questa settimana sta svolgendo una formazione sulle tecniche di rianimazione neonatale per salvare i bambini durante il primo o minuto d’oro della loro vita, ha aggiunto, esprimendo entusiasmo per questa importante collaborazione. Ricordando che Etiopia e Israele hanno relazioni storiche, culturali e talvolta religiose molto importanti, il vice ambasciatore ha affermato che attualmente i due Paesi hanno una collaborazione in corso in vari settori come la sanità e l’agricoltura.

Bar-Lavi ha ribadito l’impegno di Israele a continuare ad ampliare la collaborazione con l’Etiopia anche nei momenti difficili. “Vediamo questi dottori e professori di alto profilo qui in Etiopia durante questo periodo difficile per Israele. Ciò sottolinea l’importanza della relazione tra Etiopia e Israele. Israele, anche durante i periodi difficili, è ancora desideroso di lavorare in Etiopia in diversi settori, tra cui la medicina”, ha osservato il diplomatico.

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