di: Andrea Spinelli Barrile | 6 Settembre 2024
La Liberia ha revocato con riserva l’ordine di chiusura delle miniere di ferro di Bong, della compagnia mineraria China union. Lo si apprende da una nota ufficiale del governo liberiano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente del Paese dell’Africa occidentale ha interrotto le attività operative il 28 agosto, affermando che l’azienda aveva violato le normative ambientali.
China union ha rilevato nel 2008 le miniere di Bong, situate a circa 150 chilometri a nord-est della capitale del Paese, Monrovia, con un investimento di 2,6 miliardi di dollari ed ha effettuato la sua prima spedizione di minerale di ferro nel 2014. L’Agenzia liberiana aveva detto di aver chiuso le Bong mines per aver operato senza licenza di scarico degli effluenti, per aver costruito un impianto di lavorazione senza permesso e per aver scaricato i residui inquinanti in una zona umida e di avere già segnalato queste violazioni due volte, da giugno, di aver multato l’azienda e non avere mai ottenuto risposta.
Secondo Monrovia, la chiusura sarebbe rimasta tale “finché non sarà raggiunta la piena conformità e non saranno debitamente affrontate le problematiche ambientali identificate”.
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