di: Enrico Casale | 29 Agosto 2024
La candidatura del keniano Raila Odinga alla presidenza della commissione dell’Unione africana sta acquisendo sempre più consensi. Alla cerimonia del lancio della corsa per la presidenza della Commissione erano presenti Samia Suluhu Hassan della Tanzania, Yoweri Museveni dell’Uganda e Salva Kiir del Sud Sudan. Altri politici noti hanno annunciato il loro sostengono a Raila. Tra essi, il primo ministro del Burundi Gervais Ndirakobuca, l’ex presidente della Tanzania Jakaya Kikwete e l’ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo. Paul Kagame del Ruanda era rappresentato dal ministro degli Affari esteri Olivier Nduhungirehe. Anche il presidente del Kenya, William Ruto, tradizionale rivale di Odinga, ha esortato gli altri Paesi africani a sostenere Raila.
Nel suo discorso, Raila ha affermato che intende fare dell’Unione Africana un’organizzazione incentrata sulle persone e che collaborerà con tutti i capi di Stato per raggiungere questo obiettivo. “Se eletto presidente, propongo di utilizzare il periodo di transizione per analizzare criticamente le proposte esistenti per le riforme e la creazione di capacità della Commissione Ua. L’obiettivo finale è di dare seguito all’implementazione dei report finora formulati”, ha affermato alla cerimonia. Raila ha promesso di presiedere un’Africa unita e non divisa per regioni.
Tuttavia, ha riconosciuto le sfide che dovrà affrontare se eletto. “Purtroppo, anche se stiamo crescendo, il nostro continente è ancora alle prese con sfide e vulnerabilità emergenti, tra cui conflitti di identità e guerre, fame, povertà, estremismo violento, cambiamenti climatici avversi, disoccupazione acuta tra i nostri giovani, pandemie transfrontaliere e malattie infettive come l’mpox e altre minacce alla sicurezza e alla dignità umana”, ha affermato.
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