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Marocco: ben accolta la grazia ai coltivatori di cannabis

di: Celine Camoin | 22 Agosto 2024

La grazia reale concessa nei giorni scorsi a 4.831 persone condannate, ricercate o passibili di procedimenti giudiziari per attività legate alla cannabis sono in realtà coltivatori, la cui attività era tollerata, nella maggior parte dei casi. Lo precisa il giornale Tel Quel, all’indomani del provvedimento concesso in occasione dell’anniversario della Rivoluzione del Re e del Popolo in Marocco, del 20 agosto 1953.

“È un’iniziativa eccezionale, che consentirà ai coltivatori e alle loro famiglie di vivere serenamente e di partecipare alla nuova dinamica della legalizzazione”, ha detto all’Afp il direttore dell’Agenzia per la regolamentazione della cannabis.

Primo produttore al mondo secondo l’Onu, il Marocco ha avviato nel 2021 una strategia di legalizzazione della cannabis a scopo medico e industriale. È pertanto autorizzata la sua coltivazione e la sua commercializzazione in tre province della regione del Rif, dove l’attività esiste de facto da secoli. Il Marocco spera così contrastare il traffico illegale e inserirsi in una nuova dinamica mondiale con sbocchi economici, posizionandosi come un attore importante sul mercato.

“Si tratta di una nuova pagina che si apre al servizio del consolidamento della giustizia sociale nel Regno”, scrive il giornale online 2m.ma, “più che un passo simbolico, il provvedimento testimonia il continuo desiderio di Sua Maestà il Re di instaurare un clima di fiducia e incoraggiare la partecipazione attiva di tutti nella costruzione del futuro della nazione”.

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