di: Céline Dominique Nadler | 14 Agosto 2024
Il principale sindacato dell’aviazione del Kenya ha dichiarato che indirà uno sciopero a partire da lunedì prossimo per un accordo proposto con una società indiana per sviluppare il più grande aeroporto del Paese.
Il Kenya Aviation Workers Union, che rappresenta i lavoratori aeroportuali, ha affermato che l’accordo proposto e annunciato il mese scorso con l’indiana Adani Airport Holdings, avrebbe comportato la perdita di posti di lavoro e avrebbe attirato lavoratori non keniani.
Nell’avviso di sciopero di sette giorni, il governo viene invitato ad annullare quella che ha definito la “vendita illegittima prevista dell’aeroporto internazionale Jomo Kenyatta (Jkia) all’Adani Airport Holdings of India”.
In risposta, il governo del Kenya ha dichiarato che l’aeroporto non è in vendita e che non è stata presa alcuna decisione se procedere con quella che ha definito una proposta di partenariato pubblico-privato per ammodernare l’hub. Il governo garantisce che l’offerta di Adani è attualmente in fase di revisione e, in caso di accordo, ci saranno delle garanzie per assicurare che gli interessi nazionali del Kenya siano protetti.
“Riconsidereremo la nostra intenzione di intraprendere un’azione sindacale… solo se l’accordo con Adani Airport Holdings Limited verrà abbandonato nella sua interezza”, ha affermato il segretario generale del Kenya Aviation Workers Union, Moss Ndiema, nell’avviso di sciopero.
Ha inoltre ribadito l’appello alle dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione della Kenya Airports Authority (Kaa).
Secondo le informazioni disponibili, Adani si propone di aggiungere una seconda pista allo Jkia e potenzierà il terminal passeggeri. Il governo stima in due miliardi di dollari il costo della modernizzazione del Jkia.
Uno sciopero potrebbe causare gravi disagi nel principale snodo aeroportuale dell’Africa orientale ma anche ostacolare le attività della compagnia aerea nazionale Kenya Airways.
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