di: Céline Dominique Nadler | 12 Agosto 2024
La canadese Orca Energy ha chiesto al governo della Tanzania e alla compagnia petrolifera e del gas statale (Tpdc) una richiesta di risarcimento di 1,2 miliardi di dollari nell’ambito di una disputa riguardante un giacimento di gas in produzione gestito nel Paese da 20 anni. L’azione legale è stata presentata dalle sussidiarie interamente possedute al 100% da Orca Energy Group Inc., PanAfrican Energy (Paet) e Pan African Energy Corp. (Mauritius).
Al centro della disputa sul sito di Songo Songo, sulla costa meridionale del Paese, c’è il mancato rilascio da parte del governo di una proroga della licenza di produzione, nonostante anni di tentativi da parte di Orca di uscire dalla situazione di stallo, nonché una disputa rancorosa su quello noto come “gas protetto”.
Paet ha una presenza attiva in Tanzania da oltre 20 anni, con le sue operazioni iniziate nel Paese l’11 ottobre 2001, quando il governo ha concesso la licenza di sviluppo di Songo Songo alla Tpdc per sviluppare il campo per un periodo iniziale di 25 anni, con scadenza il 10 ottobre 2026, con gli investimenti e l’assistenza tecnica di operatori stranieri, tra cui Paet. Nell’aprile 2023, Paet ha formalmente richiesto che Tpdc presentasse domanda al ministro dell’Energia della Tanzania per un’estensione della licenza come stabilito nell’accordo, una richiesta alla quale la compagnia statale non ha mai dato seguito.
In base all’avviso di controversia per la minaccia di espropriazione, Paet si dice disposto a cercare ulteriori trattative con il governo della Tanzania e Tpdc.
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